Persone sottoposte a provvedimenti giudiziari, la Regione lavora a progetti di inclusione sociale

Le risorse stanziate sono pari a 2.677.500 euro e sono afferenti il Fondo Sociale Europeo + 2021-2027 (foto d'archivio)

MILANO – Regione Lombardia punta all’inclusione sociale delle persone sottoposte a provvedimenti giudiziari. La giunta di Palazzo Lombardia ha deciso di destinare risorse aggiuntive a questo obiettivo e ha prorogato fino al 30 settembre i termini per le attività già in corso.

“Quello che ho portato in giunta – ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – è un provvedimento a sostegno delle nostre reti territoriali”. Siamo, ha spiegato, “in attesa dell’avvio dei nuovi interventi rivolti alle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Questo avverrà a seguito dell’Avviso del ministero della Giustizia attuativo del Piano di utilizzo dei finanziamenti ‘Una giustizia più inclusiva – Inclusione socio-lavorativa’. Nell’attesa, vogliamo assicurare la continuità degli interventi già attivati sui territori”.

Le risorse stanziate sono pari a 2.677.500 euro e sono afferenti il Fondo Sociale Europeo + 2021-2027. I destinatari sono adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria e loro famiglie (ivi compresi gli adulti in arresti domiciliari e/o in detenzione domiciliare e in misure di sicurezza. Minori e giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria e loro famiglie.

Minori e giovani adulti sottoposti a procedimenti a piede libero per i quali i servizi del territorio stanno ipotizzando un progetto di messa alla prova. Adulti, minori e giovani adulti a fine pena e le loro famiglie, entro massimo l’anno successivo al termine della stessa. Adulti, minori e giovani adulti indagati e imputati con provvedimenti di sospensione del processo e messa alla prova.