Piantanida: un polmone verde malato

Spesso anche il poco verde rimasto sul nostro territorio non viene rispettato, come dimostra questo caso

I boschi e i campi della zona che un tempo era quella della nota fattoria Piantanida, a cavallo tra Busto Arsizio e Olgiate Olona, rappresentano un vero polmone verde, quasi un altro mondo rispetto a quello del traffico e dei grandi centri commerciali che sorgono poco distanti. E’ un’area tagliata da via Ombrone dove la gente passeggia, corre o porta i propri cani per un giro fuori casa, dove non mancano gli animali e non è

raro vedere lepri, uccelli di varia specie e pure gli scoiattoli americani, con la classica pelliccia grigia striata di nero. Eppure, passeggiando tra i campi e la boscaglia, è possibile imbattersi anche in qualcosa di molto meno piacevole. Ora spunta il viola non dei fiori, ma dei sacchi dell’immondizia, ora si scorgono carte e oggetti di vario genere buttati al suolo, pezzi di plastica, copertoni, tubazioni e mucchi di laterizi. Tra le piante basse di via Ombrone è gettata una sdraio sfondata. Ma il paradosso è quello che accade nella zona del cimitero dove sorge l’ordinato centro multiraccolta di Olgiate, con i suoi cassoni allineati per ospitare i vari tipi di riufiuti, dove è possibile portare, tra gli altri, anche i rifiuti solidi ingombranti. Eppure, nonostante sia sufficiente varcare i cancelli dell’area, aperta tutti giorni, parecchia immondizia viene abbandonata al di fuori di essa. Una discarica abusiva si è formata fuori dalla regolare discarica insomma.

Dietro il centro di raccolta, tra i tronchi degli alberi della stradina che corre parallela all’autostrada si trovano perfino interi pezzi di tetto ondulato accatastati qua e là di chissà quale materiale e poi buste di carta, cartoni, sacchetti neri della spazzatura e polistirolo, vaschette di plastica che di solito contengono gli alimenti. Piccoli bidoni che dovrebbero contenere la spazzatura sono diventati rifiuti essi stessi e fanno bella mostra tra le foglie e i rami. Non basta. Tra gli arbusti, oltre ad alcune bottiglie di plastica, è stata lasciata una ciabatta, mentre tra le robinie sono appoggiate alcune lastre arancioni di una vecchia veneziana.
Di fianco alla porta della colonia felina protetta di Olgiate qualcuno ha pensato di lasciare il retro di un moderno televisore. E c’è chi tra coloro che passeggia per la zona, in certi punti troppo sicuro non si senta: il sospetto anzi è che nei boschi qualcuno all’occorrenza ci bivacchi anche.