– Piazza Vittorio Emanuele, abbiamo scherzato? Palazzine residenziali e commerciali sono già a buon punto, mentre l’autosilo sembra destinato a non vedere mai la luce. «Si faccia al più presto chiarezza. E in Comune qualcuno ammetta che avevamo ragione noi» tuona , promotore del referendum contro il parcheggio sotterraneo nel 2008, il primo caso nella storia di referendum consultivo cittadino. Ma l’assessore all’Urbanistica invita alla prudenza: «No al gossip su piazza Vittorio Emanuele, questa amministrazione parla per atti».
C’era una volta “piazza Tri Cü”, la piazza del monumento ai Caduti di fronte a Palazzo Cicogna, con i suoi palazzi degradati e abbandonati nel quadrilatero verso via Montebello e via Solferino.
Poi arriva il piano Soceba, un piano integrato di intervento che prevede la costruzione di nove palazzine residenziali e commerciali in stile liberty, la pedonalizzazione della piazza Vittorio Emanuele e la realizzazione di un autosilo interrato pubblico da circa 150 posti auto.
Nel 2007 un referendum, lanciato dal movimento La Voce della Città, prova ad opporsi al silo, che avrebbe costretto a spostare il Monumento, ma non ottiene il quorum dei votanti.
Nel 2011 iniziano i lavori che, dopo un passaggio di proprietà per i titolari della concessione (la Soceba passa sotto il controllo del gruppo Panico di Napoli), procedono a pieno ritmo per la realizzazione delle palazzine. Tra la fine di quest’anno e la primavera del 2016 sono previsti i primi ingressi dei nuovi proprietari.
Dell’autosilo però non si vede l’ombra.