Picchia la madre e il fratello che gli negano i soldi per la droga: arrestato dagli agenti della polizia di Stato.
È il secondo caso dalla vigilia di Natale.
Il fatto è avvenuto nel rione di San Fermo nella tarda serata dell’altro ieri. In manette, arrestato in flagranza di reato dagli agenti della squadra volanti della questura di Varese, è finito un quarantenne con problemi di tossicodipendenza.
L’uomo non lavora e vive di espedienti: minacce e botte soprattutto ai danni della madre per anni sono stati all’ordine del giorno.
È accaduto anche a Santo Stefano. Il quarantenne, che vive dalla madre (anche se talvolta sparisce per lunghi periodi), pretendeva che la donna gli desse del denaro per acquistare della droga.
La donna non naviga nell’oro e in ogni caso da anni combatte per strappare il figlio alla sua dipendenza.
Si è quindi rifiutata di dare al quarantenne dei soldi da investire in stupefacente.
La reazione del figlio non si è fatta attendere: ha minacciato la madre, l’ha insultata, poi l’ha buttata per terra per strapparle letteralmente il denaro dalle mani. La caduta ha causato alla vittima, 65 anni pensionata, un trauma toracico fortunatamente non grave.
A quel punto, in difesa della madre, è intervenuto il fratello del quarantenne. L’uomo, richiamato dalle grida della madre, è accorso pronto a fronteggiare il fratello.
Il quarantenne a quel punto era completamente fuori controllo, forse in preda a una crisi di astinenza. Incontenibile ha gridato contro il fratello pretendendo denaro anche da lui.
A fronte del rifiuto di quest’ultimo di consegnargli un euro il quarantenne si è scagliato contro la seconda vittima che nel frattempo cercava di soccorrere la madre.
Ne è nata una breve colluttazione: il quarantenne, più robusto del fratello, ha afferrato una bottiglia e l’ha letteralmente spaccata sulla testa di quest’ultimo facendogli quasi perdere i sensi e causandogli un trauma cranico. Atterrato il fratello “rivale” il quarantenne ha iniziato a cercare del denaro.
È a quel punto che, seppur ferito, l’altro ripresosi è riuscito a chiamare il 112 e a chiedere aiuto. Le Volanti sono arrivate in un istante arrestando il quarantenne in flagranza di reato.
Ieri mattina l’arresto è stato convalidato in sede di direttissima: il giudice Cristina Marzagalli ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Il quarantenne era già sottoposto ad obbligo di firma, misura che si è rivelata inefficace, e di certo visto quanto accaduto gli arresti domiciliari non potevano essere presi in considerazione. L’arrestato resta dunque in cella in attesa del processo.