– Aggredito e picchiato perchè disabile. È accaduto sabato: la vittima stava aspettando il pulmino che lo avrebbe portato a fare terapia in una vicina cooperativa. Secondo quanto ricostruito la vittima, che è un adulto con un ritardo mentale, ha talvolta l’abitudine di sorridere tra sé e sé. I tre bulli che lo hanno aggredito devono aver creduto che ridesse di loro. Oppure non hanno nemmeno cercato di trovare una scusa per aggredire quell’uomo che ai loro occhi deve essere apparso così diverso da meritare una bella lezione. Un gioco, un piccolo divertimento crudele, oppure la vendetta per un’onta mai subìta: non sia mai che si rida di noi.
In ogni caso il fatto, in tutta la sua gravità, non cambia di una virgola. I tre devono avere avvicinato la vittima. Magari hanno insultato quell’uomo grande e grosso che non comprendeva che cosa mai potesse aver fatto per scatenare l’ira di quegli sconosciuti. I tre devono averlo sfidato, devono avergli chiesto di ridere ancora di loro in modo da potergli spaccare la faccia. Lui potrebbe aver cercato di allontanarsi, certamente spaventato e confuso come chiunque sarebbe di fronte ad una situazione simile.
I tre lo avrebbero aggredito in quel momento. Divertendosi di quella confusione, cominciando magari con un ceffone salvo poi calcare la mano ancora di più di fronte alla paura della vittima. E lì in quel momento è iniziato il pestaggio vero e proprio. L’uomo è stato strattonato, spinto, colpito con pugni e forse anche con dei calci, visto che il referto medico parla di due costole incrinate e una lesione alla spalla.
Per fortuna da lontano, mentre il pestaggio era in corso, è spuntato il pulmino che la vittima stava aspettando. L’autista, vedendo la scena, ha accelerato e ha iniziato a suonare il clacson per richiamare l’attenzione di qualcuno. I tre, da vigliacchi, sono scappati alla chetichella. L’autista non ha potuto inseguirli, ha visto l’uomo ferito e si è immediatamente fermato a prestargli soccorso. I tre hanno così avuto il tempo di sparire. L’accaduto è stato denunciato alle forze di polizia. La vittima è stata curata dalle ferite riportate, ma l’accaduto lo ha segnato profondamente sotto il profilo psicologico. Ha una comprensibile paura di uscire da solo da casa, ad esempio. Teme che un gruppo di sconosciuti lo aggredisca, così come accaduto sabato. Chiunque possa aver visto qualcosa, oppure abbia sentito qualcosa – è possibile che i tre vigliacchi si siano anche vantati con qualcuno di quanto hanno fatto – deve immediatamente riferire le informazioni alle forze di polizia. I tre potrebbero anche non essere residenti in paese: la vittima, infatti, non li ha riconosciuti. Per lui erano dei perfetti estranei.