Piccolomo, nuove indagini per la morte della moglie?

Morte di Marisa Maldera: il fascicolo bis assegnato al pubblico ministero Luca Petrucci. Il procuratore di Varese Maurizio Grigo ha affidato l’incarico di valutare se è possibile svolgere nuovi indagini sulla morte della prima moglie di Giuseppe Pippo Piccolomo, condannato all’ergastolo (anche in Appello) per l’omicidio di Carla Molinari, uccisa nella sua abitazione di Coquio Trevisago il 5 novembre 2009 con mutilazione di entrambe le mani.

Nel luglio scorso la procura generale di Milano aveva inviato una lettera alla procura varesina: un invito a riaprire le indagini sulla morte della prima moglie di Piccolomo dopo che, al termine del processo d’Appello, le due figlie di Piccolo (che lo hanno sempre accusato dell’omicidio della madre) aveva a lungo parlato con il sostituto procuratore generale Carmen Manfredda la quale ha fatto sentire ufficialmente le due ragazze. Maldera morì a 49 anni il 20 febbraio 2003: una morte insolita.

Era in auto con il marito e l’auto uscì di strada: Piccolomo scese dall’auto illeso, la moglie morì bruciata viva nella macchina sulla quale il marito aveva inspiegabilmente trasportato una tanica di benzina. Le figlie hanno sempre puntato il dito contro il padre che patteggiò però una pena per omicidio colposo: gli inquirenti cedettero all’incidente stradale. La procura di Varese, va detto, già nel 2009 quando Piccolomo fu arrestato per il delitto della Molinari valutò l’ipotesi di riaprire anche l’indagine sulla morte della Maldera. Ma a bloccare le nuove indagini arrivò il principio del ne bis in idem. In sintesi l’impossibilità di processare una persona due volte per lo stesso reato. Ostacolo che si ripresenta anche in questo nuovo frangente: la decisione ultima, però, spetta al giudice per il indagini preliminari al quale il pubblico ministero consegnerà gli atti al termine del lavoro.

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