Una pietra pesante come un macigno sulla possibilità di reindustrializzazione dello stabilimento dell’Husqvarna di Cassinetta a Biandronno, arriva direttamente da Stefan Pierer. Intervistato dalla testata tedesca Motorrad, il patron di Ktm e di Husqvarna, afferma che non venderà il sito di Biandronno. «Lo stabilimento è in ottime condizioni – risponde Pierer ad una precisa domanda – per il momento lo teniamo congelato pronti a rimetterlo in funzione un giorno, se ci sarà la necessità di produrre un numero di modelli di moto maggiore di uno dei nostri marchi; dalla fabbrica di Biandronno possono uscire dalle 30 mila alle 40 mila moto in un anno».
Cassinetta insomma resta strategica per il futuro del gruppo Pierer, che si tiene stretto lo stabilimento, come una sorta di scorta da utilizzare potenzialmente in futuro. Il manager austriaco nell’intervista ha parlato anche della situazione di Cassinetta e dei progetti per il futuro. «I miei collaboratori mi hanno riferito che con i lavoratori di Biandronno l’accordo è stato raggiunto e tutto è risolto» prosegue Pierer, il quale poi delinea lo scenario dell’immediato futuro per il sito varesino. «Dell’ufficio vendite e della distribuzione si occuperanno 12 dipendenti, mentre trasferiremo l’ufficio ricambi da Verona a Cassinetta; il numero dei dipendenti in provincia di Varese salirà a 35 unità» annuncia il manager. Nell’intervista emergono anche retroscena inediti sull’acquisto del marchio Husqvarna da parte del gruppo austriaco e dei soci indiani del gruppo Bajaj e sulla scelta di abbandonare l’Italia.
«L’unica condizione posta da Bajaj nell’operazione che ha portato all’acquisto del marchio Husqvarna era quella che non si producessero più moto in Italia» afferma Pierer, che nel proseguo del colloquio con il giornalista di Motorrad, dimostra di condividere appieno la scelta dei suoi soci indiani.
«Bajaj ha avuto due esperienze industriali in Italia molto negative – argomenta Pierer – anch’io dico che oggi in Italia non è possibile produrre in modo competitivo per il mercato globale; non escludo che in futuro le cose possano cambiare ma oggi è così». Il patron di Ktm torna anche sulle modalità dell’acquisto del marchio Husqvarna dai tedeschi di Bmw. «L’acquisto non era stato pianificato ma parlando tra manager che si conoscono da tanti anni ho espresso il mio interessamento – racconta Pierer – con Bmw peraltro condividiamo gli stessi fornitori; alla fine abbiamo raggiunto un accordo soddisfacente per tutti».
Davanti a queste dichiarazioni si possono intuire i motivi del muro che Giovanni Castiglioni, patron di MV Agusta, ha dichiarato di avere trovato davanti alle sue proposte di acquisizione del sito di Cassinetta
Biandronno
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