Il maltempo ha creato numerosi disagi. Le abbondanti piogge cadute e le forti raffiche di vento hanno causato blackout prolungati, ritardi ferroviari e alberi abbattuti.
Il centralino della centrale operativa dei Vigili del Fuoco ha suonato ininterrottamente: oltre 300 le chiamate che sono pervenute a cavallo tra giovedì notte e venerdì mattina.
Oltre cento gli interventi, effettuati nella giornata di ieri, da parte dei pompieri per tagli pianta, allagamenti e rimozioni di regole pericolanti, le criticità si sono registrate a macchia di leopardo su tutto il territorio.
Per far fronte alle richieste sono stati impegnati: cinquanta vigili del fuoco con dieci squadre, sei autopompe, tre autoscale e altri veicoli di supporto giunti anche dalle provincie limitrofe.
Le zone più colpite sono state quelle del basso e medio Verbano dove ci sono stati anche tetti di case scoperchiate.
Dalla giovedì notte, quando cioè hanno iniziato a cadere le prime gocce di pioggia, fino a ieri mattina il livello del Lago Maggiore è
cresciuto di 9 centimetri: gli afflussi al lago prima dell’arrivo dei temporali si attestavano a circa 180 metri cubi di acqua al secondo mentre, nelle prime ore della mattinata di ieri, i sensori hanno segnalato l’ingresso di 416 metri cubi al secondo.
Ma niente panico: il Maggiore è in grado di assorbire l’importante afflusso di acqua di queste ultime ore. Infatti, a causa delle elevate temperature, il livello delle sue acque era sceso al di sotto della media stagionale.
È stato un sorvegliato speciale anche il fiume Olona: nella notte di giovedì la diga di Gurone è entrata in funzione per rallentare il deflusso di acqua. Il livello delle acque del fiume, nella zona di Castiglione Olona, intorno alla mezzanotte di giovedì, aveva raggiunto i 160 centimetri, contro i 50 registrati nei giorni precedenti.
Tra i Comuni che sono rimasti al buio per diverse ore Sesto Calende, Cocquio e Mercallo.
In quest’ultimo paese il blocco out si è protratto sino alle prime ore dell’alba di ieri.
Comabbio e Osmate, invece, sono stati soggetti a numerose cadute di alberi. Rami anche sulle linee ferroviarie. La linea maggiormente colpita è stata la Milano-Luino.
Il guasto più grave, infatti, si è registrato tra le stazioni di Gallarate e Ternate sulla Luino-Gallarate-Malpensa. La circolazione è stata sospesa dalle 22.30 di giovedì fra le stazioni di Gallarate e Laveno per la presenza di rami sulla linea di alimentazione elettrica dei treni. Sette i treni regionali coinvolti, due dei quali sono stati soppressi.
Il traffico è ripreso gradualmente solo nella mattina di ieri. Qualche ritardo anche sulla Milano-Varese a causa di un guasto ad Albizzate che ha costretto alcuni treni a effettuare fermate straordinarie nella stazioni intermedie fra Legnano e Rho.