Treni Coradia sulla linea Domodossola-Milano e linee meno congestionate dopo la fine di Expo. Ma le promesse dell’assessore regionale ai Trasporti e di Trenord non convincono i pendolari.
Di venerdì l’annuncio dell’esponente dell’esecutivo regionale: terminata l’esposizione universale i nuovi arrivati nella flotta di Trenord, ovvero i treni modello Coradia, verranno dirottati anche sulla linea che dalla valle dell’Ossola scende verso Milano, passando per il Basso Varesotto. Convogli molto utilizzati dai viaggiatori gallaratesi perché effettuano poche fermate prima di arrivare nel capoluogo.
In totale sono 14 le corse che saranno effettuate con queste nuove carrozze. Non solo. Nella risposta ad una lettera di lamentele inviata da una pendolare, l’azienda ammette che i ritardi delle ultime settimane «sono dovuti ad esigenze di circolazione per la gestione di un nodo importante che Rho», dove si sta svolgendo Expo.
E si spiega come da novembre, una volta chiusa l’esposizione universale, «saranno messe in atto delle azioni correttive per ridurre il flusso del nodo di Rho». Ovvero «sarà eliminato il servizio sulla direttrice S14», linea del passante che collega la stazione di Milano Rogoredo all’Expo. Mentre la linea S11 avrà passaggi meno frequenti, ovvero uno ogni ora. Da dicembre, infine, saranno modificati gli orari sulla linea Domodossola-Milano.
Tutti impegni che però non convincono i pendolari. «I Coradia non sono infiniti: attualmente ce ne sono trenta e li hanno promessi un po’ a tutti» spiega del comitato pendolari Gallarate-Milano. Sorte ha infatti detto che questi convogli serviranno anche le linee dirette a Lecco e Tirano, Bergamo, Brescia e Verona. Insomma, «il nostro dubbio è se ce ne saranno abbastanza per coprire tutti questi servizi».
«Ci hanno promesso sette nuovi Coradia sulla nostra linea.
Fondamentalmente siamo contenti, ma vogliamo capire che succederà – incalza , portavoce del comitato Amici pendolari della tratta Domodossola-Milano – Dobbiamo vedere se così manderanno in pensione i vecchi treni a due piani». E soprattutto quali corse saranno effettuate con i nuovi convogli. «Saremmo contenti se fosse compreso il treno che parte alle 17.29 da Milano Centrale: è sempre stracarico e ora con Expo siamo al delirio».
Rimane poi aperta la questione ritardi: «Negli ultimi 2 anni per ben 17 volte abbiamo beneficiato del bonus sull’abbonamento legato alla scarsa puntualità». Ma più che lo sconto, i viaggiatori vorrebbero la certezza di arrivare a destinazione. In orario.