VARESE – In provincia di Varese, così come in tutta la Lombardia, calano le assunzioni e sono sempre più di lavoratori precari. Ad analizzare i dati su scala regionale è stato il segretario generale della Uil Lombardia, Salvatore Monteduro. Nel varesino, ad ogni modo, i nuovi assunti sono 43.357, a fronte di 37.137 cessazioni di lavoratori, con un +6.220 unità.
Su scala regionale, però, diminuiscono le assunzioni di poco più dell’un per cento e questo per Monteduro “rappresenta un campanello d’allarme per l’economia lombarda”. “Un segnale chiaro di una possibile frenata economica – dice – che richiede interventi immediati per invertire questa tendenza negativa. I numeri ci dicono che ci troviamo di fronte a meno stabilità e a più precarietà nonostante il Governo dica ben altro”.
“Gli aumenti invece si registrano – come spiega Monteduro – sulle Cessazioni dove vi è un turnover elevato e fragilità del sistema occupazionale con un aumento delle cessazioni (+0,82%) accompagnato da dinamiche preoccupanti: con contratti intermittenti cessati a un +8,40% e a tempo determinato cessati con un +2,67%. Dati che indicano un utilizzo “usa e getta” del lavoro a termine e la mancanza di consolidamento di rapporti stabili”.
Insomma, per Monteduro, “sebbene il saldo tra assunzioni e cessazioni sia positivo, la qualità del lavoro in Lombardia sta peggiorando”. “I contratti stabili diminuiscono, mentre aumentano forme precarie e a basso tasso di tutela”, conclude.