Una raccolta firme per chiedere con forza degli interventi urgenti a favore della sicurezza stradale nel centro abitato della frazione di Reno a Leggiuno.
Località attraversata dalla strada provinciale 69 su cui puntano il dito residenti e titolari di attività che si affacciano proprio sulla trafficata arteria. La raccolta delle firme che sarà consegnata poi in Comune, perché si faccia carico delle richieste dei cittadini firmatari, presso la Provincia di Varese proprietaria della strada. La principale preoccupazione dei residenti a Reno riguarda soprattutto l’elevata velocità con cui le auto attraversano il centro di Reno, causando ovvi problemi di sicurezza a coloro che nella splendida frazione di Leggiuno ci abitano,
oppure lavorano nei diversi negozi e ristoranti presenti lungo la Sp69. La richiesta di fare qualcosa per la sicurezza arriva proprio dai residenti e dai titolari di attività commerciali. Chi vuole apporre la propria firma alla petizione pro sicurezza stradale può farlo recandosi al ristorante il Bucaniere. «Sulla strada sono presenti dei dissuasori di velocità che dovrebbero indurre gli automobilisti a rallentare, ma sono assolutamente insufficienti perché nessuno rispetta i limiti» si lamentano gli abitanti di Reno.
«La polizia locale ogni tanto fa dei controlli con gli autovelox mobili ma anche questo serve a poco, ci voglio interventi più incisivi» spiegano i cittadini. In passato, su questo tratto di provinciale si sono verificati degli incidenti, di cui alcuni gravi. La strada pur essendo provinciale, è piuttosto stretta e in alcuni punti non c’è nemmeno la linea di mezzeria, proprio per le ridotte dimensioni della carreggiata. «Non ci sentiamo sicuri, oltre ad essere stretta e con delle curve, la provinciale in alcuni punti è anche buia, ma nonostante queste le macchine corrono ad alta velocità» proseguono i residenti.
I pericoli per i pedoni sono evidenti, per chi abita sulla Sp69 e deve entrare e uscire di casa o raggiungere ristoranti e negozi; persone a piedi o in bici che aumenteranno con l’arrivo dei turisti in vista della bella stagione. «Invitiamo non soltanto i residenti a firmare la petizione – concludono i cittadini – chiediamo alle istituzioni preposte di intervenire; meglio prevenire che piangere in caso di disgrazie».