PizzAut in arrivo a Varese: un ristorante che cambia le regole

PizzAut, fondato da Nico Acampora, è un ristorante gestito interamente da giovani autistici, con due sedi in Lombardia che impiegano 41 ragazzi. Il progetto mira ad espandersi attraverso food truck per creare ulteriori opportunità di lavoro e contrastare l'alta disoccupazione tra le persone autistiche in Italia

L’idea di aprire un ristorante gestito da persone autistiche è nata casualmente, mentre un padre osservava il proprio figlio Leo, affetto da autismo severo, preparare la pizza con la madre. Questo è stato l’incipit di PizzAut, un progetto innovativo fondato da Nico Acampora, 53 anni, originario di Napoli e residente a Cernusco sul Naviglio. Oggi, PizzAut ha due ristoranti, uno a Cassina De’ Pecchi e uno a Monza, dove 41 giovani autistici lavorano come pizzaioli, camerieri e preparatori di spritz, dimostrando così che un’altra economia è possibile.

PizzAut ha ricevuto riconoscimenti da figure di spicco, tra cui Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che hanno sottolineato l’importanza di un’economia inclusiva e hanno lodato il lavoro dei ragazzi coinvolti. Il presidente Mattarella, presente all’inaugurazione del ristorante di Monza nell’aprile dello scorso anno, ha parlato di valori costituzionali e della capacità di questi giovani di trasformare la realtà. Queste parole hanno avuto un impatto profondo su Acampora, che ha anche ricevuto la nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica.

Il panorama lavorativo per le persone autistiche in Italia è tuttavia scoraggiante, con solo l’1,7% di loro attualmente occupati. Nella Lombardia, le aziende spesso preferiscono pagare multe piuttosto che assumere persone con disabilità. Acampora ha in mente di ampliare PizzAut, ma invece di duplicare i ristoranti, ha pensato di lanciare i PizzAutobus, food truck che potranno operare in tutta la Lombardia. Attualmente, sono già in funzione due di questi veicoli, utilizzati durante la pandemia, ma il piano è di arrivare a 15 food truck entro la fine del 2025, con uno per ogni capoluogo di provincia.

L’idea è che ogni partner acquisti un food truck, che poi sarà donato a PizzAut Onlus. Dopo l’allestimento, i food truck saranno gestiti da associazioni locali, che assumeranno i giovani autistici formati da PizzAut. In questo modo, si prevede di creare circa 75 posti di lavoro per persone autistiche, aumentando le opportunità di impiego in un settore che ha bisogno di maggiore inclusione.

Per realizzare questo ambizioso progetto, Acampora è attivamente alla ricerca di partner e finanziatori. Aziende come Autogrill e Rovagnati hanno già mostrato interesse. A Varese, PizzAut sta collaborando con The European House – Ambrosetti, i cui leader hanno espresso grande entusiasmo per il progetto. L’8 novembre, un evento organizzato da Thea a Varese avrà l’obiettivo di presentare il progetto e supportare la creazione del primo food truck PizzAut nella città giardino.

Nonostante le difficoltà iniziali e il scetticismo ricevuto, PizzAut continua a crescere e a dimostrare che i sogni possono diventare realtà se si è disposti a nutrirli. La storia di giovani come Matteone, Letizia, Cristian, Edo, Beatrice e Alessandro, che ogni giorno lavorano nei ristoranti, è la prova tangibile di un cambiamento positivo e necessario nel mondo del lavoro per le persone autistiche.