Poker d’assi a Buguggiate: il Comune è piccolo, eppure l’attività politica è in fibrillazione considerando che sono ben quattro i candidati che si daranno battaglia da qui alla tornata elettorale del 25-26 maggio per la conquista della poltronissima di Buguggiate.
La curiosità è che inizialmente dovevano essere due gli schieramenti, ma poi dall’implosione dei due gruppi di centrodestra e di centrosinistra è venuto fuori un puzzle molto più composito e articolato con quattro pretendenti. Le vicende interne ai due gruppi sono molto simili, più pirotecnico il percorso che ha portato alla scissione in casa Lega, più silenzioso, ma altrettanto clamorosa la frattura nel centrosinistra.
In casa del Carroccio la scoppiettante campagna elettorale è già iniziata da un pezzo con il sindaco , appoggiata dal partito, ma scaricata dai suoi ex colleghi della maggioranza che compatta ha deciso di sostenere con la lista Impegno civico. Da una parte correrà il sindaco, dall’altra, invece, ci sarà l’ex collega di Giunta (Camplani) spalleggiato da assessori e consiglieri di maggioranza. Una vicenda singolare, ma il sindaco Galimberti ha deciso, comunque, di correre da sola. Appoggiata dalla Lega, sarà sostenuta da persone nuove e dovrà vedersela non solo con Camplani, ma anche con il vecchio maestro che si è subito messo al suo fianco, prendendo le distanze dall’ex sindaco.
Le scintille non sono mancate neanche dall’altra parte. Il gruppo di centrosinistra era partito per creare una lista unica a sostegno di un solo candidato, ma poi la situazione si è modificata in corsa. Sono spuntati due candidati: lo scrittore di Progetto Paese e di Buguggiate nel cuore, già ex sindaco di Buguggiate e figura storica del paese. Intanto nelle ultime ore il Pd ha diffuso un comunicato nel quale ha espresso il proprio sostegno allo scrittore Comparin.
«Dalle ultime primarie dell’8 dicembre – dice del Pd di Buguggiate – è emersa chiara la volontà del nostro elettorato di un profondo rinnovamento e soprattutto di allargare la partecipazione ai più giovani. Si è apertamente discussa questa cosa all’interno del Circolo locale e si è cercato in ogni modo di portare avanti un processo che coinvolgesse tutti, confidando nella volontà dei più “anziani” di affiancare e agevolare la crescita di nuovi entusiasmi. Questo processo è stato condiviso e apprezzato dalla quasi totalità degli iscritti. Chi non si adegua alle decisioni della maggioranza ha il diritto di chiamarsi fuori e di percorrere altre strade, assumendosene la responsabilità».
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