Parigi, 2 mag. (Apcom) – In un testo intitolato “Non posso più tacere”, il regista americano Roman Polanski definisce la richiesta di estradizione nei sui confronti da parte degli Stati Uniti “è basata su una menzogna”.
“Non posso più tacere perché gli Stati Uniti continuano a richiedere la mia estradizione più per darmi in pasto ai media del mondo intero che per pronunciare un giudizio su cui un accordo è stato preso 33 anni fa”, scrive il regista, in un testo indirizzato all’opinione pubblica e pubblicato sul sito web “Le regole del gioco”, diretto dal suo amico filosofo Bernard-Henri Levy. “Non posso più tacere perché la domanda di estradizione alle autorità svizzere è basata su una menzogna”, prosegue Polanski, a proposito della sua detenzione di 42 giorni nel penitenziario di Chino (California), nel 1977.
Secondo il regista, perseguito negli Stati Uniti per aver avuto nel 1977 un rapporto sessuale con una minorenne di 13 anni, quel periodo di detenzione corrisponde alla pena a cui avrebbe dovuto essere condannato, e che avrebbe quindi già scontato.
(fonte Afp)
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