– La festa sikh scatena la polemica politica. «Bandiera a mezz’asta per e tricolore per la comunità del Khalistan?» protesta , consigliere comunale della Lega Nord, dopo che sabato il vicesindaco si è presentato sul palco della festa della comunità di origine indiana con indosso la fascia tricolore e il classico copricapo sikh. «Siamo stati invitati e abbiamo accolto il viceconsole indiano di Milano con il dovuto rispetto istituzionale» la replica di Aliprandini, che bolla come «stupide e pretestuose» le contestazioni leghiste.
«Va bene il copricapo, ma perché il tricolore? – la polemica del leghista Barcaro, che riporta alla mente l’ultimo passaggio del leader del Carroccio davanti al Municipio – se Salvini non rappresenta un momento istituzionale per il Comune di Somma Lombardo e anzi si abbassano a mezz’asta le bandiere del Municipio tanto da meritarsi una lettera di richiamo dal Prefetto, certo non rappresenta un momento istituzionale una festa di una comunità sikh, organizzata tra l’altro senza tener conto delle nuove normative sulla sicurezza».
A rincarare la dose è, capogruppo leghista in Provincia, che sventola una fotografia «di un camioncino a cui hanno appoggiato uno striscione di ringraziamenti, in cui si vede una foto di un uomo con una cartuccera sulle spalle e la scritta “Khalistan Zindabaad”, molto vicino al nome del gruppo classificato dall’Ue come organizzazione terroristica e che ha rivendicato un attentato a Vienna nel 2009 che causò un morto e 17 feriti.
Nulla contro i Sikh di Somma, ma contesto la consueta differenziazione tra cittadini: se avessi esposto io una foto di un uomo armato inneggiando al terrorismo cosa mi sarebbe successo?».
Ma il vicesindaco Stefano Aliprandini mostra una versione della vicenda diametralmente opposta: «Non voglio fare polemiche. Quella dei Sikh è una comunità integrata a Somma, hanno un tempio, sono cittadini italiani, non hanno mai creato un problema: ci hanno invitato ad una festa religiosa regolarmente autorizzata, in cui era presente il viceconsole d’India a Milano, un’autorità istituzionale».
Di qui la necessità di indossare la fascia tricolore: oltretutto, fa notare Aliprandini, «era prevista una sosta del corteo davanti al Municipio, poi saltata per non intralciare il traffico sul Sempione». Sui legami con organizzazioni terroristiche, il vicesindaco tranquillizza: «Sono una minoranza che rivendica uno Stato, ma si tratta di dinamiche che nulla hanno a che vedere con i Sikh di Somma. Sono dei gran lavoratori ma non sono di certo dei terroristi».