Libero dal servizio insegue e blocca un rapinatore seriale di mini market: Davide Piras fermato a Milano da uno degli investigatori della squadra mobile di Varese.
Il poliziotto, ai vertici proprio della sezione anti rapine della questura di Varese, si trovava a Milano per puro svago personale. Quando in via Solari ha sentito uno dei commessi del mini market di surgelati Picard gridare «fermatelo ci ha appena rapinato» ha immediatamente individuato a chi la vittima si stesse riferendo.
E ha iniziato a inseguire il sospettato. O meglio a seguirlo con discrezione.
Si scoprirà poi che Piras, autore di 13 rapine tra il 2009 e il 2012 tutte ai danni di mini market e che scarcerato nel giugno scorso, da dicembre aveva ripreso il vecchio vizio, era già stato individuato dal sistema K-Crime della questura di Milano come l’autore più probabile di sette colpi messi a segno negli ultimi mesi tutti ai danni di Picard.
Il poliziotto varesino, però, ha fatto meglio del software riuscendo a seguire Piras, senza che questo se ne accorgesse, sino alla fermata della metro Sant’Agostino.
Qui il balordo si è liberato del cappuccio e del giubbotto indossati durante la rapina (fruttata tra l’altro 260 euro); il poliziotto invece ha chiamato il 113. Senza mai perdere di vista Piras ha preso, insieme a lui, un treno della linea verde. Alla fermata Romolo il rapinatore ha avuto il dubbio di essere seguito, ma ancora una volta l’investigatore varesino era un passo avanti a lui. Piras è sceso dal treno infilandosi nel tunnel della metro. L’investigatore ha chiesto ad Atm di togliere corrente per dieci minuti.
Il tempo necessario affinché i colleghi della squadra volanti di Milano battessero la galleria scovando il fuggiasco rintanato in un anfratto sperando di farla franca restando lì nascosto nel buio. Lo stratagemma non è servito a nulla: per il rapinatore seriale sono scattate le manette. Piras sarà ora oggetto di indagine ulteriore.
Se per la rapina in via Solari non ci sono dubbi, il teste chiave è lo stesso investigatore varesino che l’ha catturato avendolo seguito dall’uscita del mini market, ci sono altri sette colpi ai quali il balordo deve essere collegato. Piras era stato arrestato nel 2012 per una serie di altre rapine, 13 per la precisione. In regime restrittivo ci era rimasto meno di un anno e mezzo.
Tornato libero a giugno aveva da dicembre ripreso la sua attività. Per gli inquirenti ha messo a segno almeno sette colpi in sei mesi con “incassi” medi pari a 500 euro a colpo.
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