Polonia/ All’indomani catastrofe si cerca verità in scatole nere

Mosca, 11 apr. (Apcom-Nuova Europa) – Le registrazioni di bordo diranno oggi cosa è realmente accaduto nella catastrofe aerea vicino a Smolensk in Russia, dove ieri è rimasto ucciso il presidente della Polonia Lech Kaczynski e buona parte dell’elite politica, militare e finanziaria di Varsavia. E’ tuttora in atto la decodifica delle scatole nere, punto cruciale per valutare se davvero i piloti polacchi del Tupolev 154, non hanno dato retta alla torre di controllo russa, e nonostante la nebbia si siano azzardati nell’atterraggio fatale che è costato la vita a 96 persone. In base alle prime ricostruzioni, la causa diretta dello schianto sono state le cime degli alberi nascoste dalla scarsa visibilità: un’ala del velivolo vi sarebbe rimasta incastrata.

Nella tarda serata di ieri sulla scena del disastro è arrivato il primo ministro russo Vladimir Putin, il collega polacco Donald Tusk e il gemello del defunto presidente ed ex premier, Jaroslaw Kaczynski. Quest’ultimo ha dovuto riconosce il corpo del fratello. Putin e Tusk si sono incontrati presso la sede operativa, situata a soli cento metri dal luogo dello schianto. Hanno poi ispezionato i resti del velivolo. “Questa è una tragedia terribile che ha ucciso 96 persone” ha detto Putin. “Si tratta, soprattutto, della tragedia della Polonia, del popolo polacco, ma è anche la nostra tragedia. Soffriamo con voi”,ha aggiunto. I due premier hanno deposto inoltre dei fiori sulla fusoliera del Tupolev 154 caduto. Tusk si è inginocchiato. Dopo di ciò, i capi di governo hanno iniziato a comunicare l’uno con l’altro in russo, si sono abbracciati e hanno proseguito a lavorare.

Tusk nella notte è tornato a Varsavia. Ha revocato la sua visita a Washington e in Canada, in programma per la prossima settimana: il capo di governo era in partenza per Washington DC, dove avrebbe dovuto prendere parte al vertice sul nucleare. “La nazione polacca è nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere”, ha scritto in una lettera all’ambasciatore polacco il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il capo della Casa Bianca ha definito la catastrofe aerea una “terribile tragedia”. Egli ha aggiunto che per il popolo americano la Polonia è “amico e alleato”.

Ieri i corpi di tutte le vittime del disastro sono stati recuperati dai rottami del velivolo. La traslazione delle salme verso Mosca è avviene via elicottero nella notte. E sarà proprio a Mosca oggi che i familiari riconosceranno i corpi delle vittime. Secondo quanto Apcom apprende dal Cremlino, il presidente russo Dmitri Medvedev rimarrà nella capitale. Anche se “l’agenda del capo di stato è molto rigida” e si avvicinano appuntamenti “improrogabili”.
Medvedev lunedì deve infatti partire alla volta dell’America, per un lungo tour che toccherà gli Usa, l’Argentina e il Brasile.

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Cgi

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