Varsavia, 2 lug. (Apcom) – I polacchi sono chiamati oggi a scegliere al ballottaggio il loro presidente, all’ombra lunga della catastrofe aerea in cui è morto il capo di stato Lech Kaczynski, e divisi più che mai tra due visioni del Paese: quella liberale e filo-europea, e quella conservatrice e nazional-patriottica. Le due ‘nature’ del Paese si traducono nella sfida tra il candidato del partito liberale Piattaforma civica (Po) Bronislaw Komorowski e l’altro di Diritto e Giustizia (PiS), Jaroslaw Kaczynski, il fratello gemello del defunto presidente. Le urne si chiuderanno alle 20, subito dopo saranno diffusi i primi exit poll.
Prima della tragedia aerea di Smolensk, lo scorso 10 aprile, i giochi sembravano fatti, con la vittoria certa di Komorowski. E Komorowski come da copione ha vinto il primo turno il 20 giugno, con oltre 41% dei voti, ma Kaczynski, accreditato dai sondaggi al 31%, ha sorpreso, ottenendo oltre il 36%. Il periodo estivo non favorisce Komorowski, i cui elettori, giovani e abitanti nelle grandi città, vanno in vacanza a differenza di quelli di Kaczynki, anziani e abitanti nei piccoli centri. Perciò per il ballottaggio si profila un testa a tesa dall’esito quanto mai incerto.
L’incubo per il liberale è lo ‘scenario 2005’ quando Lech Kaczynski, partito svantaggiato, sbaragliò contro ogni previsione Donald Tusk al secondo turno. A decidere sarà l’astensionismo e l’elettorato di sinistra, privo di un candidato di riferimento, che potrebbe scegliere tra Komorowski e il non voto.
Coa/Orm
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