Mosca, 19 mag. (Apcom-Nuova Europa) – L’inchiesta sulle cause della tragedia aerea del 10 aprile a Smolensk, in cui è morto anche il presidente polacco Lech Kaczynski, conferma il sospetto che da tempo circolava: nella cabina di pilotaggio c’erano altre persone oltre all’equipaggio. La presenza di estranei nel cockpit al momento dello schianto era già trapelata sui media polacchi, che avevano parlato della voce di una donna chiaramente registrata dalla scatola nera che contiene le conversazioni nella cabina di pilotaggio. Oggi è arrivata la conferma da Mosca, dove Tatyana Anodina, capo del Comitato aeronautico interstatale che coordina l’inchiesta condotta assieme a tecnici polacchi – ha riferito alla stampa gli sviluppi dell’indagine.
Secondo quanto riferisce Ria Novosti, Anodina ha detto che vi erano varie persone non appartenenti all’equipaggio. “Una voce è stata chiaramente identificata, un’altra, oppure altre voci, non sono ancora state individuate con precisione e l’identificazione spetterà alla parte polacca”, ha detto.
Oggi è stato anche confermato che i piloti del Tupolev presidenziale polacco erano stati informati 4 minuti prima dello schianto a terra che non vi erano le condizioni per l’atterraggio.
Orm
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