VARESE Finiscono gli incentivi, finisce l’appeal dell’auto ecologica. E così anche a Varese le vendite crollano: -88% per il gpl, -76% il metano, -49% le ibride, secondo i dati Unrae per il mese appena concluso confrontato con gennaio 2010. A non crollare, al contrario, è il livello del Pm10 registrato da due settimane a questa parte in tutto il varesotto. Più grave si riconferma la situazione al Sud, ma la stessa Varese che pure ha sempre aria migliore,
non vede un giorno con le polveri sottili entro il limite di legge dallo scorso 23 gennaio; sabato ancora a quota 70, domenica calato a 52, ma in risalita prevista per tutta questa settimana.
Di certo c’è che il traffico non determina il problema ma lo peggiora parecchio, per il 37% secondo le stime di Legambiente, e di certo c’è che mentre il più inquinante motore diesel torna in piena voga raggiungendo il 54% delle vendite di auto nel primo mese del 2011, gli ultra ecologici gpl e metano vanno a picco non appena viene a mancare la stampella dei contributi pubblici. Con le percentuali in caduta libera che si dicevano, in provincia di Varese i numeri assoluti parlano di 16.968 auto a benzina immatricolate dal 1° gennaio a ieri mattina, secondo i dati forniti dall’Aci, 10.491 a gasolio, 3.081 a gpl, 346 a metano. «Sicuramente direi che con gli incentivi c’era stato un notevole incremento» spiega il direttore dell’Aci di Varese, Eugenio Roman, leggendo la situazione dalla parte opposta: «Se guardiamo il biennio 2006-2007 e poi quello 2008-2009 ci rendiamo conto che le vendite erano quasi quintuplicate. Con la fine degli incentivi di fatto siamo tornati ai livelli naturali del mercato». Che a quanto pare sono davvero molto bassi per quanto riguarda i carburanti alternativi, soprattutto a Varese. Il direttore d’altra parte lo conferma: se mancano i distributori non si può pensare che la gente ne vada pazza, a maggior ragione parlando di metano per cui i varesini o i residenti dell’alto Varesotto dovrebbero andare fino a Cassano Magnago a fare il pieno. A questo, secondo Roman, va sommata una diffidenza verso questi motori che non è ancora stata superata. «Ci ho pensato qualche giorno fa entrando in un parcheggio, all’ingresso c’era un cartello di divieto per veicoli a gpl. In realtà con i nuovi impianti di pericoli praticamente non ce ne sono, ma è rimasta molta diffidenza».
Francesca Manfredi
s.bartolini
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