Bruxelles, 26 gen. (TMNews) – L’Ue darà denaro per il restauro di Pompei e di altri siti archeologici nel sud d’Italia, ma non si sa ancora quanto. La Commissione europea suggerisce di “riconfigurare il programma operativo esistente per gli aiuti comunitari allo sviluppo della cultura e del turismo nel Mezzogiorno d’Italia”, in modo da “rifocalizzarlo” su progetti di restauro, riqualificazione e valorizzazione dei “siti archeologici e storici”. Lo ha confermato oggi a Bruxelles il portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali, Johannes Hahn, spiegando ai cronisti la proposta che già ieri sera lo stesso commissario aveva avanzato, durante un incontro a Roma con le autorità italiane. E’ la risposta dell’Ue alla viva emozione suscitata in tutto il mondo dal crollo della ‘Casa dei gladiatori’ di Pompei.
La Commissione, ha detto il portavoce, Ton van Lierop, si aopetta “prima della primavera” dalle autorità competenti italiane (il governo e la Regione Campania) una serie di “proposte concrete” sui progetti da finanziare, con una lista dei siti storici e archeologici che saranno interessati dagli interventi.
Il programma operativo per i fondi Ue nel settore della cultura e del turismo nelle regioni del Sud Italia, per il periodo 2007-2013, dispone di una dotazione di 1 miliardo di euro, ha precisato van Lierop; ma solo la parte non ancora impegnata per progetti già in corso potrà essere ‘riorientata’, destinandola agli interventi sui siti archeologici. L’ammontare esatto di questa cifra per ora non è quantificabile, perché, ha detto il portavoce, “dobbiamo vedere le proposte concrete prima di decidere”. I fondi Ue, in ogni caso, saranno erogati come cofinanziamenti al 50% per progetti che devono poter contare su investimenti statali e privati per l’altro 50%. Un cofinanziamento comunitario più alto (fino al 70%) è possibile, ma “dipenderà dai progetti specifici”, ha spiegato il portavoce.
Dal momento in cui riceverà la lista dei nuovi progetti, la Commissione potrà agire “rapidamente”, ha detto ancora van Lierop. Mentre per modificare i grandi progetti del programma operativo è necessaria un’autorizzazione ‘ex ante’ da Bruxelles, i nuovi progetti che richiedono un finanziamento inferiore a 50 milioni di euro possono essere avviati immediatamente dalle autorità di gestione italiane, e ottenere in seguito i pagamenti dall’Ue. La Commissione, tuttavia, può chiedere di essere rimborsata se constata delle irregolarità o la non conformità dei progetti rispetto ai criteri stabiliti (come è successo per i 720.000 euro usati per il concerto di Elton John al festival di Piedigrotta, nel settembre 2009).
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