LAVENA PONTE TRESA – Ha rischiato di prendere letteralmente il largo, ma alla fine il materiale subacqueo sottratto a un negozio specializzato di Varese è stato restituito al legittimo proprietario grazie all’abilità dei carabinieri della Stazione di Lavena Ponte Tresa, guidati dal maresciallo Giovanni Piredda.
I fatti risalgono alle scorse festività natalizie, quando una giovane di Ponte Tresa, domiciliata a Malnate, aveva noleggiato in un negozio di Lavena Ponte Tresa un gran numero di oggetti ed attrezzature subacquee, senza poi restituirle. Da lì le indagini. Dopo una serie di verifiche, i carabinieri sono arrivati alla giovane. Nella sua abitazione, dopo una perquisizione, è così emersa una parte della merce, subito sequestrata.
Ma da lì è nato un ulteriore spunto investigativo che ha portato i militari ad effettuare un raid a Venegono Superiore, dove nell’abitazione del marito della giovane, i carabinieri hanno recuperato un’altra parte del materiale noleggiato. Ma parte dela merce era stata già venduta, così, i carabinieri, prima di far cessare le ricerche dell’ attrezzatura sportiva, hanno effettuato un controllo nei principali siti di vendita on line, dove hanno individuato il materiale restante.
I carabinieri hanno poi effettuato un’ ìulteriore perquisizione domiciliare a Bizzarone, in provincia di Como, dove nella casa di un 32enne è stata recuperata e posta sotto sequestro la restante refurtiva: bombole subacquee, erogatori e un computer subacqueo. Per il 32enne è scattata pertanto la denuncia per ricettazione. Mentre per il marito e la moglie, invece, si è proceduto ad una denuncia di appropriazione indebita in concorso.
b.melazzini
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