Porto Ceresio, mazza e benzina Un bar dato alle fiamme

PORTO CERESIO (a. pag.) Un bar dato alle fiamme in piena notte. È quanto accaduto a Porto Ceresio: teatro dell’incendio doloso il locale Art Cafè di via Matteotti, preso di mira tra la mezzanotte e l’una di ieri secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Porto Ceresio, impegnati nelle indagini.

Le fiamme, appiccate volutamente da ignoti, hanno danneggiato e annerito gran parte della veranda chiusa del locale. Gesto volontario, senza alcun dubbio, come hanno riscontrato i militari dell’Arma. Perché per appiccare il fuoco i piromani, o il piromane, hanno agito hanno utilizzato una sorta di stoppino, ricavato con ogni probabilità da un fazzoletto imbevuto con del liquido infiammabile. Ma non solo. La porta a vetro scorrevole che rappresenta l’accesso dalla scalinata, affacciata su un’area di sosta,

alla veranda è stata volutamente sfondata. Con l’utilizzo di una mazza da muratore che l’ha squarciata permettendo così alle fiamme di propagarsi all’interno di questo spazio. Dove il fuoco ha attaccato i tavolini e gli altri oggetti d’arredo, annerito le pareti e reso sostanzialmente inagibile il locale. Fortunatamente, grazie anche all’intervento dei vigili del fuoco, il rogo non è arrivato oltre. Risparmiando il bar e le strutture vitali dell’Art Cafè. Anche se i danni, ancora da quantificare con precisione, sono pesanti.

Un episodio inquietante. Apparentemente senza spiegazioni visto che gli stessi titolari, sentiti dagli investigatori, hanno riferito di non avere alcun sospetto e di non aver mai ricevuto minacce. Per questo i carabinieri di Porto Ceresio sono impegnati nelle indagini. Nel tentativo di dare un nome e un volto all’autore dell’attentato incendiario. Sotto osservazione anche i filmati delle telecamere presenti in zona.

e.marletta

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