PORTO VALTRAVAGLIA – Una grossa chiazza d’olio galleggiante e schiumosa, sulle acque del lago Maggiore, davanti all’imbarcadero di Porto Valtravaglia. È il brutto spettacolo a cui hanno assistito domenica mattina Giuliano e Sergia Croci. La coppia, come quasi ogni domenica, si è recata a pescare nei pressi del porticciolo: un hobby che permette di stare a contatto con la natura e con le bellezze del lago.
Scenario ameno rovinato stavolta dalla presenza di una vasta chiazza d’olio
che ha galleggiato per parecchio tempo a pochi metri dalla riva. «Prima è arrivata una macchia di mucillagine, composta prevalentemente da materiale vegetale che la corrente del lago ha provveduto a sospingere in direzione Laveno», racconta Giuliano. Lo spettacolo più brutto doveva ancora andare in scena: «Poco dopo abbiamo visto arrivare una vasta chiazza composta da schiuma e olio di colore bianco, ormai evidentemente emulsionato».
La grossa macchia, a causa dell’assenza di correnti, si è fermata nei pressi dei vari porticcioli di Porto Valtravaglia. «Faceva paura – dice Giuliano – solo il turbinio delle eliche di un battello che ha attraccato ha fatto sì che si disperdesse». Non è la prima volta che Giuliano e Sergia assistono a questo genere di scene: «È uno schifo – sottolinea il signor Croci – che ho già visto altre volte, soprattutto dalle parti di Porto Ceresio». Sull’accaduto il pescatore varesino avanza un’ipotesi, purtroppo tutt’altro che peregrina: «Probabilmente si tratta di un privato che ha sversato nelle acque del lago dell’olio, magari di una cisterna. Se si fosse trattato di una fabbrica la macchia sarebbe stata molto più vasta». «Non si pensa mai che il lago è di tutti», chiosa arrabbiata la signora Sergia.
Matteo Fontana
e.besoli
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