Lisbona, 4 giu. (TMNews) – Sono oltre 9,6 milioni gli aventi diritto al voto che si recheranno domani alle urne in Portogallo nelle elezioni politiche anticipate che vedono favoriti i conservatori di Pedro Passos Coelho, il cui Partito Social-Democratico (Psd, di centro-destra nonostante la denominazione) è accreditato del 36% delle preferenze.
Il Psd dovrebbe comunque rimanere lontano dalla maggioranza assoluta di 116 deputati, il che dovrebbe costringerlo – come già in passato – ad un governo di coalizione con il Cds-Pp, formazione di destra. I socialisti del premier uscente José Socrates dovrebbero quindi uscire sconfitti dal voto ma non travolti, nonostante la crisi economica che ha di fatto provocato il ricorso alle urne prima della fine della legislatura.
Dopo che nel marzo scorso il Parlamento aveva bocciato il piano di austerità da lui proposto, Socrates aveva presentato infatti le proprie dimissioni; appena un mese dopo Lisbona è stata costretta ad accettare un piani di aiuti internazionali da 78 miliardi di dollari, le cui severe condizioni tutti i partiti politici si sono però impegnati a rispettare.
Con un debito di 160 miliardi di auro (pari al 93% del Pil), il Portogallo ha chiuso l’esercizio 2010 con un rapporto deficit-Pil del 9,1% e un tasso di disoccupazione superiore all’11%. Socrates, accusato dai suoi detrattori di aver portato il Paese alla bancarotta, ha ricordato più volte in campagna elettorale come, se il suo piano fosse stato accettato anche dall’opposizione, il prestito – e le sue pesanti conseguenze in materia di tagli alla spesa e privatizzazioni – avrebbe potuto essere evitato.
(fo0nte Afp)
Mgi
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