Poste, la palla passa alla Provincia Ma si spezza il fronte dei sindaci

Solo 28 Comuni su 139 ieri al summit per contrastare la riduzione di orari e sportelli. Appello a Villa Recalcati. Domenico Gioia: «Mi batto da anni con i mulini a vento»

Solo 28 Comuni presenti su 139 invitati a partecipare, nessun consigliere regionale e un solo parlamentare varesino,. Sta in queste cifre il fallimento dell’assemblea dei sindaci convocata ieri mattina all’Auditorium di Brebbia, dal sindaco , il quale da due anni si batte contro i disservizi postali e che ha annunciato un passo indietro. Non una vittoria di Poste Italiane ma piuttosto una sconfitta dei Comuni della provincia di Varese; tra le assenze, a fare più rumore, quelle dei Comuni direttamente coinvolti dal piano di razionalizzazione, ovvero Gavirate, Cairate e Gazzada Schianno, ai quali verrà chiuso uno sportello e Brinzio, Cadegliano Viconago, Castelveccana e Luino, i cui uffici postali subiranno una riduzione dell’orario di apertura.

I pochi sindaci o loro delegati presenti, invitati via mail da un paio di settimane dal sindaco brebbiese, hanno prodotto un documento finale, la cui unica novità è rappresentata di fatto, dalla richiesta al presidente della Provincia , di convocare una riunione con tutti i 139 rappresentanti dei Comuni del nostro territorio, unitamente ai consiglieri regionali ed ai parlamentari varesini. In pratica gli stessi soggetti che avrebbero dovuto essere presenti ieri mattina, sperando che il numero uno di Villa Recalcati abbia maggiore successo del primo cittadino di Brebbia,

visto anche che i tempi stringono ed il piano di razionalizzazione entrerà in vigore il 13 aprile. «Mi aspettavo un’adesione ben maggiore – ha commentato con amarezza Gioia, il quale aveva convocato la riunione appositamente nell’ampio Auditorium delle scuole di Brebbia – era l’occasione giusta per fare qualcosa di sinergico e di concreto, che partisse dal basso, al di là delle iniziative dei singoli Comuni. Mi sarei aspettato una maggiore partecipazione del territorio, anche perché nell’immediato futuro potrebbe arrivare un ulteriore piano di razionalizzazione da parte di Poste».

La proposta di Gioia di impegnare i 139 Comuni ad abbandonare Poste Italiane per affidarsi ad un operatore privato, tramite un unico bando, nel servizio di consegna della corrispondenza comunale, è stato almeno al momento scartata. Strada che Brebbia e parzialmente Vergiate, hanno già intrapreso, con soddisfazione per la qualità del servizio ricevuto. I rappresentanti dei 27 Comuni presenti, ovvero Agra, Angera, Arcisate, Azzio, Brebbia, Brenta, Casale Litta, Casalzuigno, Cazzago Brabbia, Cocquio Trevisago, Daverio, Ferrera, Lavena Ponte Tresa, Laveno Mombello, Leggiuno, Lozza, Malgesso, Malnate, Montegrino, Monvalle, Ranco, Sangiano, Taino, Travedona Monate, Varese, Vedano Olona, Vergiate e Vizzola Ticino, su proposta del sindaco di Brenta , parteciperanno alla riunione con Vincenzi in fascia tricolore. Gioia annuncia un suo passo indietro. «Sono due anni che mi batto ma non c’è solidarietà tra Comuni – conclude – sono stufo di combattere contro i mulini a vento».