Poste, Regione contro i tagli E la battaglia diventa social

Il Pirellone approva un risoluzione a favore della protesta dei sindaci. Luca Marsico intanto lancia la campagna fotografica “#Forza61”

Azzerare il piano di razionalizzazione presentato da Poste Italiane, per sedersi attorno ad un tavolo ed elaborare una nuova proposta che coinvolga tutti i soggetti interessati, ovvero istituzioni, Poste, sindacati, associazioni dei consumatori e Anci, l’associazione dei Comuni.
Questa la proposta contenuta nella risoluzione approvata all’unanimità ieri dal consiglio regionale della Lombardia che compatto si è schierato contro la chiusura definitiva di 61 sportelli e la riduzione di orario per altri 121.

Al dibattito nell’aula del Pirellone è intervenuto anche il consigliere regionale varesino (Forza Italia), il quale ha dato vita alla campagna fotografica sui social network “#Forza61”. «Il confronto è la sola strada per giungere ad una soluzione che possa garantire anzitutto un servizio utile e prezioso per la cittadinanza – spiega il consigliere, che in passato ha ricoperto anche l’incarico di sindaco di un piccolo paese – mi sono voluto muovere in prima persona con la campagna “#Forza61”,

pari al numero degli uffici postali che Poste vorrebbe chiudere in Lombardia, per non fare calare l’attenzione sul problema».
Per la provincia di Varese, il piano di razionalizzazione che entrerà in vigore il prossimo 13 aprile, prevede la chiusura di sette uffici e la riduzione d’orario per 15, tutti concentrati nelle frazioni o nei piccoli Comuni. «E’ importante tutelare le piccole realtà cittadine e le frazioni – prosegue Marsico – che sarebbero penalizzate dalla decisione di Poste Italiane di chiudere gli uffici; per questo auspico che si possa trovare assieme le soluzioni atte ad un problema sentito dai cittadini». Confronto e condivisione sono le parole d’ordine contenute nella mozione, finora negate dall’azienda che ha messo i sindaci dei Comuni coinvolti dal piano davanti al fatto compiuto, con una telefonata ed una raccomandata.

«Si apra un confronto con il territorio – conclude il consigliere varesino – con le amministrazioni e gli enti locali, ascoltando la voce delle molte comunità interessate da tale scelta». Proprio oggi, è in programma un incontro tra il presidente della Provincia di Varese e i vertici provinciali di Poste. Il primo passo invocato dalla Regione è quello di azzerare l’attuale piano. «Va rivisto tutto – dichiara il consigliere (Lista Maroni), relatore della risoluzione – le zone che rimarranno scoperte dal servizio saranno numerose costringendo i pensionati a fare chilometri per raggiungere uno sportello; è una questione anche di sicurezza».
Durante il dibattito sono emerse anche proposte alternative per evitare disagi agli utenti, come l’utilizzo di strutture comunali e sportelli itineranti. «No a trattative al ribasso» garantisce (Lega), vicepresidente del consiglio regionale.