BESOZZO Ha i contorni del miracolo la vicenda che si è consumata mercoledì sera poco prima delle 19.30 in una villetta bifamiliare di via Triesta a Besozzo. Un bambino di due anni e mezzo è caduto dal balcone dell’appartamento dove vive con i genitori, al primo piano dello stabile, finendo sul marciapiede di cemento e pietra diversi metri più sotto. Un tuffo di testa, attutito solo dall’impatto con alcuni sottovasi di plastica. Il bimbo è ricoverato in ospedale a Varese sotto osservazione: le sue condizioni non sembrerebbero particolarmente critiche.
La prima ad accorgersi di quanto accaduto è stata la donna che vive nell’appartamento al piano terra della casa, divisa per piani tra le due famiglie. Ha sentito il piccolo piangere e singhiozzare, così si è affacciata e l’ha trovato lì, steso per terra, sanguinante ma cosciente. Ha chiamato i genitori del piccolo e quindi immediatamente i soccorsi. Nel cortile sono presto arrivati gli uomini del 118, con tanto di elisoccorso, e una pattuglia dei carabinieri della locale stazione che si sono invece occupati di ricostruire la dinamica di quanto successo.
Sembra che il piccolo sia caduto di testa. Racconta il papà Francesco: «Era sul balcone, sotto gli occhi della sua mamma impegnata a stendere i panni. Ce l’aveva lì a pochi centimetri. Poi lei si è allontanata, è rientrata in casa credendo che lui fosse dentro». Questione di un attimo, un copione ultra noto a chi ha dei piccoli e ben ne conosce la velocità di azione. «È stato in quel momento che dev’essersi arrampicato sulla ringhiera, perdendo poi l’equilibrio e finendo di sotto» ricostruisce il papà. Che descrive il suo bambino come «una piccola furia, veramente, ha l’argento vivo addosso. È vivacissimo, impossibile da controllare e da tenere fermo in certi momenti». Un bambino di due anni e mezzo come tanti, insomma.
s.bartolini
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