Corrono sul web le voci degli Italiani a Londra: si tratta di una comunità piuttosto numerosa non solo nella capitale, ma anche in tutto il Regno Unito dove vivono circa 600mila nostri connazionali che non saranno chiamati alle urne per decidere del loro destino. Anche loro, insieme a molti altri stranieri arrivati negli anni scorsi in Gran Bretagna, sono finiti nel mirino nella propaganda pro Brexit, che fa leva sul tasto immigrazione e su un sentimento anti stranieri che non fa molte distinzioni.
Certo non per tutti le cose stanno allo stesso modo: la comunità italiana a Londra raccoglie un gruppo molto eterogeneo, che va da giovani startupper al direttore della National Gallary, fino a molti barman passando da finanzieri e uomini d’affari. Il sito Londranews, insieme al blog The London Link, sono due catalizzatori della community italiana on line e, dalla fine degli ’90 sono un punto di riferimento con molte informazioni per chi decide di trasferirsi nel Regno Unito. Qui i forum presenti hanno raccolto e stanno raccogliendo voci e preoccupazioni non solo di chi vive a Londra. Se vincesse la Brexit di certo si apre un’incognita e nessuno ha un’idea chiara di quello che succederà. C’è ad esempio chi lavora nel campo della ricerca finanziata dall’Unione Europea e che ha una preoccupazione molto alta per un’interruzione dei finanziamenti. Molti timori sono legati anche al destino dei contributi versati per anni. Chi risiede da molto tempo si interroga invece sulle modalità per ottenere la cittadinanza. Di certo quello che prevale, leggendo i commenti, è un senso di insicurezza e precarietà che non fa il paio con il sentimento che, negli ultimi decenni, ha invece prevalso in tutti coloro i quali hanno creduto nell’avventura londinese.