Presa la banda del furgoneSpacciavano a domicilio

CADEGLIANO VICONAGO Nel suo genere, un vero e proprio servizio di spaccio a domicilio: con il loro furgone bianco erano in grado infatti di raggiungere qualsiasi località dell’Alto Varesotto, e soprattutto di sottrarsi ai controlli dei carabinieri, grazie anche all’astuto impiego di una staffetta in motocicletta che anticipava i movimenti del mezzo, e dava il via libera, se non vi erano militari per la strada, o lo stop nel caso contrario. Non erano privi di organizzazione e fantasia i quattro marocchini arrestati domenica sera dai carabinieri della compagnia di Luino e della stazione di Ponte Tresa, beccati a bordo del loro furgone con ben 800 grammi di hascisc pronti per essere tagliati e ceduti.

L’indagine è partita dalla segnalazione di alcuni residenti di Cadegliano, che avevano segnalato al comandante della stazione dei carabinieri di Ponte Tresa la presenza di un via vai di giovani nei pressi di un’abitazione di un marocchino già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici in materia di stupefacenti. Così i militari si sono messi sulle loro tracce ed hanno scoperto l’ingegnoso sistema di spaccio era piuttosto ingegnoso. Dapprima giungeva la “staffetta” in moto per verificare se nell’area ci fossero pattuglie dei carabinieri e, ricevuto il via libera, veniva fatto affluire il furgone bianco con a bordo gli spacciatori. Si trattava di un vero e proprio spaccio ambulante in movimento.

Considerevole la quantità di stupefacente di cui erano in possesso i quattro: ben 800 grammi di hascisc suddivisi in più panetti, pronti ad essere tagliati per lo spaccio. I quattro, tutti giovani di nazionalità marocchina, di età compresa tra i 37 e i 27 anni, sono attualmente in carcere ai Miogni a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa che il loro arresto venga convalidato.

f.tonghini

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