Ricettatrice di rame incastrata dai carabinieri: nelle ultime ore, infatti, i militari della stazione di Fagnano Olona hanno denunciato a piede libero per il reato di ricettazione una donna di 25 anni, nomade, disoccupata, già nota alle forze dell’ordine, domiciliata al campo nomadi di Cairate.
I militari hanno sequestrato quasi due tonnellate di rame, presumibilmente rubato. Un maxi sequestro a dimostrazione del fatto che il rame continua a essere un articolo estremamente ricercato sul mercato. Secondo la ricostruzione investigativa, la pattuglia, transitando in via Cadorna a Cairate, avrebbe notato, in una zona boschiva piuttosto appartata, un furgone “sovraccarico”. Un particolare che non è passato inosservato alla pattuglia dei militari che in quel momento stava perlustrando il territorio nella normale attività di controllo e di prevenzione dei reati contro il patrimonio. Tornando alla cronaca, i militari hanno notato che il consueto assetto del veicolo avrebbe presentato un eccesso di peso nella parte retrostante: pare che il paraurti posteriore sfiorasse il terreno.
Di fronte a quella situazione, i militari si sono chiesti come avesse fatto il mezzo ad arrivare fino in quel luogo. Notando la singolarità della situazione, si sono avvicinati per effettuare un controllo più approfondito. A quel punto i militari avrebbero sorpreso una giovane che scaricava, a mano (evidentemente faceva parte di una sorta di catena di montaggio familiare) dallo stesso mezzo, un ingente quantitativo di rame, contenuto sia in bobine per cavi elettrici, ancora “arrotolate” (cioè ancora da utilizzare), sia cavi in rame invece “sfilati” da tubazioni e condutture elettriche.
I controlli sono stati ulteriormente approfonditi: il furgone, un Peugeot Expert, è risultato di proprietà della madre della giovane, anche lei di etnia nomade, residente nella provincia di Novara. Il materiale, per un peso complessivo di poco inferiore alle due tonnellate (1.950 chilogrammi), corrisponderebbe a un valore complessivo di mercato approssimativo di circa 20.000 euro.
Sono in corso accertamenti finalizzati a individuare la provenienza dell’ingente quantitativo di materiale, di evidente natura illecita, probabilmente asportato da un cantiere edile di rilevanti dimensioni. Sono in corso anche gli accertamenti finalizzati a individuare gli eventuali responsabili dei furti, molto probabilmente familiari o conoscenti della giovane denunciata.