Presepe laico davanti alla chiesa A Brebbia scoppia la polemica

BREBBIA Un presepe laico in piazza, realizzato con bambolotti di pezza senza alcun riferimento alla sacra famiglia, fa scoppiare la polemica di Natale a Brebbia. A scagliarsi contro la scelta dell’amministrazione guidata da Rosella Barboni è soprattutto la minoranza, che contesta la scelta giudicandola poco opportuna.

Ad attaccare il Comune per la scelta di posizionare un presepe di pupazzi è il capogruppo di «Brebbia delle libertà» Ermanno Porrini: «Il nostro parere – ha spiegato – è negativo perché questo presepe è irrispettoso delle nostre tradizioni e della nostra cultura, ed è stato inoltre allestito proprio sul sagrato della chiesa. La natività è stata ricostruita utilizzando dei pupazzi di stoffa, che sostituiscono paradossalmente la Sacra Famiglia. Forse poteva avere un senso se fosse stato messo da un’altra

parte, ma trovandosi davanti alla chiesa, in un luogo dove chi proviene dal centro non può non vederlo, sembra proprio un affronto. L’iniziativa del resto rispetta il comportamento dell’amministrazione in questi anni di governo. Faremo un’interrogazione per farci spiegare i motivi del presepe laico. Sicuramente saremo tacciati di populismo, ma la nostra ci sembra una scelta a difesa del cittadino».

I motivi del cosiddetto presepe laico però, sono subito illustrati dal sindaco Rosella Barboni, che così facendo svela a malincuore una sorpresa preparata per i cittadini: «Sono veramente basita – ha detto il primo cittadino – per la cattiveria che non si affievolisce nemmeno a Natale. E’ vero infatti che la ricostruzione è fatta con dei pupazzi ma al momento non si tratta di un presepe, tant’è vero che avrei potuto aggiungere altri particolari legati alla tradizione e non l’ho fatto. Non ancora almeno perché l’idea, e doveva essere una sorpresa che a questo punto è vanificata, era di far comparire la sacra famiglia la notte di Natale, durante la messa di mezzanotte. Questo perché, come racconta la storia di Natale, Giuseppe e Maria sono in cerca di casa e trovano la grotta dove nasce Gesù Bambino». I pupazzi raffiguranti la Sacra Famiglia sono conservati dallo stesso sindaco, e saranno posizionati il 24 dicembre, in modo che possano essere scoperti dai fedeli all’uscita dalla chiesa. Rosella Barboni sottolinea poi una svista, più o meno accidentale, che ha portato alla contestazione. «Nella casetta – spiega – ci sono attualmente due figure, ma si tratta di due pupazzi femmina, e neanche con la più fervida immaginazione si può pensare alla sostituzione della Sacra Famiglia. Mi stupisco ancora di più perché non mi si può certo dire che non so come si prepari un presepe, visto che per 12 anni ho allestito una natività a grandezza naturale a Brebbia Alta, visitata da persone da tutta a provincia. Evidentemente qualcuno vuol dare significati diversi a un’iniziativa che è invece spontanea, semplice e gioiosa. Questa contestazione dimostra cattiveria gratuita e come le cose siano state guardate con odio verso l’amministrazione, al posto che con gli occhi».

b.melazzini

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