Per loro il furto era un affare di famiglia: bloccati dai militari della Guardia di Finanza del Gaggiolo padre e tre figli specializzati nel ripulire appartamenti in Italia e in Svizzera. La scorsa settimana, i finanzieri di Gaggiolo, dopo aver intimato l’alt ad un’auto sospetta, con a bordo tre uomini, in transito – entrata Stato -dal valico minore di Clivio, hanno dato vita a un inseguimento ad alta velocità della stessa auto che, alla vista dei militari,
si era data ad una repentina fuga, riuscendo poi a sfuggire al controllo.
I militari, però, avevano ovviamente targa e modello dell’auto, dati che sono stati immediatamente divulgati a tutte le forze di polizia presenti sul territorio. Alcuni giorni dopo, grazie alla collaborazione del commissariato di polizia di Stato di Busto Arsizio, che ha rintracciato il veicolo segnalato, i finanzieri hanno individuato due dei tre soggetti fuggiti a bordo della macchina ricercata.
I soggetti venivano identificati in due uomini di giovane età di etnia rom , con numerosi precedenti di polizia per furti, provenienti da un campo rom di Roma. L’autovettura utilizzata per forzare il posto di blocco è stata sequestrata per contrabbando, in quanto intestata ad una società di noleggio elvetica, ma condotta senza titolo. Il contratto di noleggio, infatti, era intestato al terzo rom che nel frattempo si era dato alla fuga.
Per l’uomo, però, la fuga è durata poco. Pochi giorni dopo infatti una pattuglia della Gdf di Cantello, impegnata in uno dei numerosi controlli del territorio, ha intercettato a Viggiù, in località Baragggia una Toyota Yaris con a bordo proprio l’uomo che era riuscito a fuggire la prima volta. A quel punto è scattato il secondo inseguimento. La Yaris è stata lanciata tra le vie Clivio, mentre dalla macchina venivano lanciati sulla strada dei documenti di identità che recuperati dai finanzieri sono risultati essere fasulli. La Toyota è riuscita a sparire per qualche minuto, ed è poi stata ancora intercettata mentre si allontanava dal parcheggio Carrefour di Cantello. La coppia in fuga è stata bloccata, alla fine, nella zona dell’Iper di Varese.
Controllati i due occupanti della vettura sono risultati essere rispettivamente il padre e il “fratellino” minorenne, dei due rom fermati pochi giorni prima. La famiglia è così stata “riunita”. Dai controlli è emerso che i quattro hanno “un’attività familiare” da anni. Padre e figli hanno infatti numerosi precedenti alle spalle per furti in abitazione. In Italia, ma anche in Svizzera.
I quattro andavano e venivano saccheggiando in due diverse nazione. I quattro sono molto noti anche alle autorità di oltreconfine. Al termine degli accertamenti incrociati con la Polizia cantonale, il minorenne è stato denunciato per guida senza patente e possesso di documenti falsi, l’auto e denaro contante sono stati sequestrati, mentre per i quattro, alla luce della loro evidente pericolosità sociale, il questore di Varese ha firmato un foglio di via che vieta loro l’ingresso per tre anni nei Comuni di Cantello, Clivio, Saltrio e Porto Ceresio.