Non soltanto uno “no” al razzismo. Ma un forte e chiaro sì allo Ius Soli e allo Ius Culturae. Ieri pomeriggio il centro storico di Varese ha ospitato la manifestazione, organizzata dalla Cgil, ma con la partecipazione di tutte le associazioni legate al Coordinamento Migranti Varese, a favore del riconoscimento della cittadinanza per i bambini, figli di stranieri, nati in Italia.
Un presidio, che ha avuto luogo in piazza del Podestà, che ha rappresentato anche l’occasione per esprimere condanna nei confronti dei fatti di Como, ovvero del blitz degli skinhead durante un incontro per migranti.
«In realtà avevamo già organizzato prima questa manifestazione – spiega , che si occupa di migranti per la Cgil – è fondamentale che tutti i bambini possano essere considerati italiani fin dall’inizio. È un fattore di civiltà e di inclusione sociale. Ci sono forze politiche di stampo neofascista che si stanno riaffermando sul territorio con forme di xenofobia».
E , responsabile delle politiche migratorie della Cgil, ha aggiunto come «il rischio è quello di lasciare dei bambini senza identità. Stiamo parlando di bambini che nascono in Italia, che frequentano fin da piccoli le stesse scuole dei loro coetanei italiani, e che pur essendo di fatto italiani, si troverebbero ad avere meno diritti.
E dal momento che non saranno italiani e nemmeno legati al Paese d’origine dei loro genitori, sarà un problema. Chi andrà a governare deve pensare non all’oggi, ma al domani, a questo problema».
Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Varese, ha sottolineato come «il nostro impegno, che segue la mobilitazione della Cgil a livello nazionale, punta a fornire un’adeguata informazione su una legge che va a favore dei bambini nati in Italia, che hanno il diritto di essere integrati con i loro compagni di scuola, con cui studiano e giocano.
Una mobilitazione che vogliamo portare anche nei luoghi del lavoro e della vita sociale».
Durante la manifestazione di ieri sono state anche messe in scena danze da parte di donne italiane e straniere, come la pizzica clandestina.
Dalla sede della Lega Nord, che si affaccia su piazza del Podestà, in risposta alla manifestazione di ieri, ma anche per via della mobilitazione nazionale leghista contro lo Ius Soli, campeggiava un mega striscione con la scritta: “La vostra accoglienza è solo plusvalenza. No Ius Sola”.