Napoli, 17 nov. (Apcom) – “Sono io, sono qui”: pronunciando queste parole il superlatitante Antonio Iovine, inserito nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi d’Italia, si è lasciato ammanettare nel primo pomeriggio di oggi dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli. La `primula rossa’ della camorra ed elemento di spicco dei Casalesi, è stato sorpreso in una villetta a Casal di Principe, nel Casertano, da sempre roccaforte del clan. Si era recato a casa di una famiglia di `fiancheggiatori’ per pranzare, ma nonostante abbia tentato di scappare attraverso un terrazzo, è stato braccato e ammanettato.
A catturarlo una trentina di poliziotti che, una volta, arrivati in Questura a Napoli, sono stati festeggiati dai colleghi.
Un arresto, quello di Iovine, atteso da anni e che è stato reso possibile soprattutto grazie alle intercettazioni ambientali e telefoniche. Secondo gli investigatori, Iovine, non si è mai allontanato troppo dal territorio casertano proprio per poter controllare meglio la gestione degli affari illeciti. Un metodo meno costoso di una latitanza all’estero, ma favorita, con molta probabilità, anche dall’omertà e dalla paura dei suoi concittadini.
`O ninno’, 46 anni, era latitante dal 6 dicembre del 1995 ed è destinatario di numerose misure cautelari. E’ stato condannato più volte per omicidio, associazione di stampo mafioso, estorsione, armi e altri reati aggravati dalla finalità e dal metodo mafioso. La sentenza del maxiprocesso `Spartacus’ l’hanno condannato all’ergastolo. I magistrati della Dda napoletano l’hanno descritto come “un ingranaggio importante dell’organizzazione criminale” e la sua cattura rappresenta un duro colpo ai Casalesi che, adesso sono un clan “decapitato”.
Iovine è stato descritto come la vera ‘mente’ dell’organizzazione criminale, un manager che gestisce gli affari illeciti sia in Italia che all’estero riciclando proventi di usura, estorsioni e droga. All’appello della giustizia adesso manca Michele Zagaria, altro elemento di spicco del clan e anch’egli superlatitante.
“E’ una giornata bellissima – ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni – l’arresto di questo pericoloso latitante è un colpo durissimo alla camorra, è una giornata da incorniciare”. Ma la cattura di Iovine ha ricevuto apprezzamenti bipartisan e anche lo scrittore Roberto Saviano ha commentato l’avvenimento con toni entusiastici: “Aspettavo questo giorno da quattordici anni. L’arresto di Antonio Iovine rappresenta un passo fondamentale nel contrasto alla criminalità organizzata”.
Psc
© riproduzione riservata