Preso il molestatore arrotino Aveva già fatto dieci vittime

VARESE Preso il falso arrotino palpeggiatore: è un siciliano di 34 anni denunciato dagli uomini della squadra mobile per violenza sessuale. L’uomo è stato identificato da una decina di vittime delle sue avances: tutti giovani e prestanti varesini adescati con la scusa di un servizio fotografico. La presenza del molestatore in città era stata rivelata una settimana fa da un ragazzo di 20 anni residente nel rione di Biumo. Il giovane aveva sentito lo squillo del campanello e aveva risposto. L’uomo si era presentato come arrotino itinerante, ma il giovane, non avendo coltelli da affilare e avendo parecchio da studiare, gli aveva risposto con un cortese no grazie.

A quel punto il “viandante” si era mostrato molto accaldato, stanco, sfinito dal suo girovagare e, senza insistere sull’affilatura dei coltelli aveva chiesto un bicchiere d’acqua. Il ragazzo, ben educato, non se l’era sentita di rifiutare e lasciando lo sconosciuto sulla porta si era diretto in cucina per prendere l’acqua fresca. Voltandosi si era ritrovato il falso arrotino davanti. Il quale si era molto complimentato per la forma fisica del giovane, rivelando di avere i contatti necessari per trasformarlo in un fotomodello. La proposta era di posare per in servizio pubblicitario per una linea di biancheria intima maschile. Il ragazzo aveva rifiutato garbatamente, ma lo sconosciuto si era fatto avanti approcciandolo e palpeggiandolo nelle parti intime. Il giovane era riuscito a spintonare l’ospite indesiderato fuori dalla porta e a denunciare tutto alla polizia.

Gli uomini della squadra mobile, guidati da Silvia Carozzo, avevano collegato al fatto ad altre denunce raccolte in città: un uomo minuto, quasi calvo, dall’accento siciliano, aveva già approcciato per strada altri ragazzi. L’ultima denuncia aveva circoscritto la zona d’azione dell’arrotino che, due giorni fa, ha colpito ancora questa volta spacciandosi per postino.

La scena è stata la stessa: l’uomo si è introdotto in casa con la scusa di una raccomandata e ha iniziato a parlare al ragazzo di turno di un servizio fotografico. Quindi si è fatto avanti cominciando a palpeggiarlo con la scusa di verificare in modo professionale se il fisico della vittima avrebbero retto l’esame della macchina fotografica. Tentativo fallito anche in questo caso. Che si è concluso con una chiamata alla polizia che immediatamente ha pizzicato il maniaco identificandolo e denunciandolo a piede libero per violenza sessuale.

b.melazzini

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