– E’ stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Saronno il rapinatore con il machete che lo scorso 18 marzo aveva compiuto nel Saronnese un paio di rapine nel giro di una mezzora, ferendo in maniera grave un imprenditore di 56 anni di Desio, al quale aveva procurato lesioni guaribili in 45 giorni. Le aggressioni sono avvenute tra le 19 e le 19.30.
La prima rapina in via Caronni a Saronno: il titolare di una sala giochi, un uomo di origini cinesi, residente nella zona di Milano, è stato affrontato da due extracomunitari che lo hanno tramortito con l’uso dello spray al peperoncino, tentando di portargli via l’incasso del locale. Mezz’ora più tardi i magrebini hanno tentato il colpo ai danni dell’imprenditore di Desio: lo hanno affrontato e quando ha opposto resistenza, mentre tentavano di strappargli via la borsa, lo hanno colpito alle mani con un machete.
Un’aggressione violenta, tale da procuragli ferite gravi agli arti. All’inizio gli hanno diagnosticato 45 giorni di prognosi, ma poi sono incorse delle complicazioni, visto che nella rapina ha riportato un distaccamento parziale dell’anulare sinistro, oltre al danneggiamento di alcuni tendini della mano, tale da indebolire l’uso di tre dita. La svolta nelle indagini, condotte dai carabinieri di Saronno, coordinati dal capitano , si è avuta nelle ultime ore dopo che alcuni abitanti hanno segnalato nella zona di via Sampietro un sospetto via vai di stranieri che entravano in una casa disabitata.
Durante la perquisizione dei carabinieri sono stati individuati diversi stranieri irregolari, oltre a un coltello di una trentina di centimetri e la mannaia usata durante il secondo colpo. I cinque stranieri sono stati portati in caserma: uno è stato riconosciuto come autore delle aggressioni. Si tratta di , un tunisino di 26 anni senza fissa dimora, irregolare. L’uomo dovrà rispondere di lesioni aggravate e di tentata rapina aggravata.
Sulla vicenda è intervenuto anche, segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord. «Complimenti ai Carabinieri di Saronno – dice il leghista – per aver individuato e arrestato il rapinatore che il 18 marzo ha gravemente ferito un imprenditore a colpi di machete per rapinarlo».
«Questo criminale, un 26enne tunisino, era un immigrato irregolare, senza permesso di soggiorno ed un pregiudicato, per cui non avrebbe dovuto trovarsi sul nostro territorio. Perché questo delinquente era rimasto qui e girava libero e indisturbato sul nostro territorio? Rivolgeremo un’altra interrogazione parlamentare, l’ennesima, al ministro Alfano per sapere perché questo delinquente non era stato espulso, una risposta che deve soprattutto alla vittima della ferocia di questo criminale».