Estremista di destra ricercato per tentato omicidio: preso dopo 10 anni di latitanza. Faceva il cuoco in un ristorante italiano di Malaga, in Spagna. Giuseppe Morsella, 49 anni, detto Pinotto, aveva accoltellato un albanese di 41 anni nell’ottobre del 2007 in viale Belforte: la vittima, raggiunta da due fendenti al fianco, era “reo” a quanto pare di aver chiesto una sigaretta alla giovane moglie di Pinotto facendolo montare su tutte le furie. I due si trovava in un bar della zona: ne era nata una lite accesa culminata con le due coltellate ai danni del quarantunenne.
Pinotto era stato subito identificato: indossava infatti una maglietta con l’effige del Duce e il motto fascista “credere, obbedire e combattere”. L’uomo era già noto alle forze di polizia non soltanto i precedenti accumulati, ma proprio per la sua appartenenza a frange estremiste di destra. La maglietta lo aveva tradito e gli agenti della squadra mobile di Varese lo avevano identificato quale autore del tentato omicidio di viale Belforte. Anche Pinotto deve aver pensato che sarebbe stato solo questione di ore perché il giorno dopo l’aggressione si era costituito. Era stato arrestato e messo in carcere: per lui quindi l’autorità giudiziaria aveva stabilito una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Arresti domiciliari dai quali era evaso sempre nel 2007 fuggendo e sparendo nel nulla. Malgrado fosse irreperibile, le ricerche della squadra mobile non sono state interrotte fino a riuscire a localizzarlo in Spagna e grazie ad attività info-investigative, nonché all’ausilio di specifiche attività tecniche, la polizia di Stato è riuscita ad accertare la sua effettiva presenza in un paesino vicino Malaga, dove da anni aveva intrapreso un’attività lavorativa come cuoco in un noto ristorante italiano della zona posizionato sulla spiaggia. Non solo: durante la latitanza il processo a carico di Pinotto era andato avanti. L’uomo era stato condannato in contumacia a 10 anni di carcere. Pena poi aumentata a 11 anni per l’accumulo di altre condanne a suo carico per reati minori. Una volta individuato Morsella gli agenti della Mobile hanno immediatamente comunicato alla procura della Repubblica di Varese di aver trovato il latitante. La procura ha esteso il mandato di cattura europeo che già pendeva sulla testa di Morsella e ha trasmesso immediatamente l’esito della propria attività investigativa al servizio di cooperazione internazionale, Ufficio Centrale che ha proprio il compito di fare da collante tra le polizie di stati diversi che con proprio personale e con i poliziotti spagnoli ha dato materiale esecuzione al provvedimento. Pinotto al momento è detenuto in Spagna in attesa di essere estradato in Italia dove sconterà la pena inflitta glia.n