ANGERA Un consiglio comunale ad altissima tensione quello che ieri sera ha infiammato Angera. Sul tavolo, tra i 14 punti all’ordine del giorno, il terremoto politico innescato due settimane fa dall’arresto dell’ex assessore Vincenzo Catalani con l’accusa, pesantissima, di concussione.
Ieri pomeriggio, a seguito anche delle pressanti richieste di parte dell’opposizione, sono arrivate le dimissioni di Catalani anche da consigliere comunale. Una scelta, quella di Catalani – non presente ieri sera in Consiglio perché ai domiciliari –
annunciata dal sindaco di Angera Magda Cogliati e accolta da grande clamore in aula. Un clima pesante, fatto di urla, fischi e ululati che hanno costretto più volte il primo cittadino a chiedere ordine al pubblico accorso numerosissimo in municipio. La giunta ha dovuto rispondere poi anche alle domande poste dalla Lega, che tramite il consigliere Eraldo Oggioni, ha presentato un’interrogazione nella quale ha chiesto al sindaco e al vicesindaco se avevano avvallato la decisione di ricevere denaro dalla ditta Rialti per il rinnovo delle autorizzazioni per il passaggio dei camion. Un’ipotesi che sindaco e giunta hanno sempre rispedito al mittente. Anche alcune ore prima del Consiglio, quando la Cogliati, insieme all’assessore al Bilancio e ai Tributi Fabio Ponti, sono stati ascoltati dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Catalani.
L’ex assessore, ora ai domiciliari, è accusato di aver chiesto denaro ad un privato (un assegno da 2.400 euro recuperato dai carabinieri durante l’arresto avvenuto in flagranza) in cambio del rilascio di un permesso per il passaggio di camion appartenenti alla società del privato lungo una strada dove il transito era vietato. L’audizione di sindaco e assessore (che non sono coinvolti nelle indagini) da parte degli investigatori si è resa necessaria dopo che Catalani, sia al momento dell’arresto che in sede di udienza di convalida davanti al gip, aveva asserito come tutti fossero al corrente della cosa a cominciare da sindaco e vicensindaco. Catalani ha dichiarato che sua intenzione era destinare il denaro a sostegno dell’attività di due associazioni sportive cittadine: la bocciofila e l’associazione canottieri. Le due realtà hanno già negato di essere al corrente della cosa o di aver chiesto sovvenzioni. Lo stesso hanno fatto sindaco e assessore che avrebbero detto di non sapere nulla del progetto di Catalani che, per altro, non aveva alcun potere per rilasciare un permesso già annullato dall’amministrazione.
Nei prossimi giorni sarà ascoltato anche il vicesindaco Luca Federico Tonella che, quasi con certezza, ribadirà quanto già affermato da tutti coloro già sentiti: Catalani ha agito di sua iniziativa senza informare l’autorità amministrativa. Le stesse posizioni sono state ribadite ieri sera anche nel corso del Consiglio.
b.melazzini
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