Pride, niente patrocinio del Consiglio Regionale: Cosentino e Cappellari votano contro in Ufficio di Presidenza. Romani (FdI) si astiene

Il Vice Presidente (Lombardia Ideale) e il Consigliere Segretario (Lega) bocciano la richiesta dell'Arcigay per la manifestazione di Milano: "Evento divisivo e provocatorio. Noi contro le discriminazioni ma difendiamo la famiglia naturale". Il Presidente dell'assemblea, di Fratelli d'Italia, non prende posizione

MILANO, 27 maggio 2024 – “Condividiamo, ovviamente, la necessità di contrastare ogni forma di discriminazione, ma riteniamo che non ci siano le condizioni per supportare e patrocinare, come Consiglio Regionale della Lombardia, una manifestazione che si è dimostrata spesso divisiva, provocatoria e discriminante verso il nucleo generatore della vita umana, formato da una donna e da un uomo. Un’iniziativa che consideriamo, inoltre, potenzialmente ostile al sacrosanto diritto di ogni bambino di avere una famiglia naturale formata da una mamma e un papà, diritto incentivato e supportato attraverso varie misure anche da Regione Lombardia”.

Lo dichiarano in una Nota congiunta Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale e Capogruppo di Lombardia Ideale, e Alessandra Cappellari (Lega), Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, motivando il loro voto negativo rispetto alla richiesta di patrocinio del “Milano Pride 2024” da parte dello stesso Consiglio.

“Siamo naturalmente soddisfatti – aggiungono gli esponenti di maggioranza – che l’UdP, grazie ai nostri due voti, abbia respinto la domanda presentata dall’Arcigay milanese, in linea con le scelte degli ultimi anni, improntate su valori non negoziabili. Una posizione coerente con l’impegno della nostra Regione a sostegno della famiglia tradizionale, che ci auguriamo – concludono Cosentino e Cappellari – continui a essere centrale unitamente alle iniziative per contrastare ogni tipo di discriminazione”.