Prima vittoria per rivoluzione verde di Obama, rischi al Senato

Washington, 27 giu. (Ap-Apcom) – Prima vittoria per la
“rivoluzione verde” di Barack Obama. La Camera dei rappresentanti
Usa ha approvato oggi un vasto progetto di legge per contrastare
i cambiamenti climatici e modificare il processo di produzione e
consumo di energia del Paese. Tuttavia, la vera battaglia si
annuncia ora in Senato, dove il testo dovrebbe arrivare il
prossimo autunno. Nel suo tradizionale discorso del sabato, Obama
ha esortato i senatori a dare prova di coraggio e a emulare i
deputati.

“Il mio appello a tutti i senatori, così come a tutti gli
americani, è questo: non possiamo avere paura del futuro, né
dobbiamo essere prigionieri del passato – ha detto Obama – non
credete alla mistificazione secondo cui esiste una contraddizione
fra energia pulita e crescita economica”. Il voto della Camera
dei rappresentanti segna la prima volta in cui il Congresso
approva una legge che pone un tetto alle emissioni dei gas serra.
Il testo è stato approvato con 219 voti favorevoli e 212
contrari. Ben 44 deputati democratici hanno votato contro,
confermando i contrasti scatenati dal disegno di legge
all’interno dello stesso partito di maggioranza, mentre otto
repubblicani hanno sostenuto il progetto.

Poche ore dopo il voto, Obama ha dichiarato che si è trattato di
“una vittoria del futuro sul passato” e di una “tappa coraggiosa
e necessaria”. La legge mira a ridurre le emissioni di CO2 e a
creare al contempo posti di lavoro nella ‘green economy’,
diminuendo la dipendenza del Paese dalle fonti di energia
straniere. In particolare, prevede la creazione di un mercato dei
diritti di emissione denominato ‘cap and trade’, in cui questi
diritti vengano venduti oppure concessi gratuitamente alle
industrie più vulnerabili. L’obiettivo è di ottenere una
riduzione progressiva delle emissioni di gas a effetto serra del
17% nel 2020, rispetto ai livelli del 2005, e dell’83% nel 2050.

Il piano prevede inoltre che i fornitori di energia ottengano il
15% della loro produzione da fonti di energia rinnovabili
(eolico, solare, geotermico, biomassa) entro il 2020. Nello
stesso lasso di tempo, i consumi di elettricità dovrebbero essere
ridotti del 5% grazie a misure di risparmio energetico. Previste
anche modifiche alla normativa edilizia, in modo che le nuove
abitazioni siano più efficienti del 30% dal punto di vista
energetico nel 2012 e del 50% nel 2016. “Questo progetto di legge
creerà milioni di posti di lavoro – ha detto il deputato
democratico Henry A. Waxman, uno degli autori del testo – farà
risparmiare miliardi e favorirà l’investimento nelle proprie
fonti di energia per migliaia di miliardi”.

Per vincere in Senato, senza l’ostruzionismo dei repubblicani,
Obama avrà bisogno di almeno 60 voti su cento: un traguardo non
facile, dato che non pochi senatori democratici dovranno fare i
conti con le pressioni, e i possibili mancati finanziamenti,
delle lobby industriali. Già il voto alla Camera, con soli sette
voti di scarto, ha dimostrato che la battaglia non sarà facile:
“Per molti si è trattato di un voto difficile perchè gli agenti
dello status quo si sono schierati contro con tutte le loro
forze, a Washington e nelle loro circoscrizioni”, ha sottolineato
il Presidente della Camera, Nancy Pelosi. Tuttavia, ha aggiunto
Pelosi, “abbiamo approvato una legge che trasformerà il sistema
portandoci verso il futuro”.

Cep

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