Primo sopralluoghi oggi, delle delegazioni degli uffici tecnici dei comuni di Arcisate e Induno Olona, sul cantiere dell’Arcisate-Stabio.
Incontro sul campo che segue di poche ore il vertice in Comunità montana del Piambello, cui hanno preso parte i tecnici della Regione, i sindaci e i rappresentanti di Rfi e Ics, per definire le priorità degli interventi nei centri abitati, affinché il territorio possa tornare a essere vivibile e i lavori dell’opera meno impattanti.
«Tavolo di lavoro – conferma il sindaco, – da cui è emersa da un lato la volontà di favorire la ricucitura del territorio, per ridurre l’impatto dei cantieri, e dall’altro l’esigenza di fare comunque i conti con l’aspetto economico. Visto che il budget a disposizione è contenuto». Come dire qualcosa si potrà fare «ma senza alcuno spreco».
Non si potranno infatti «sostituire lavorazioni già presenti in progetto». Ci si concentrerà così sull’essenziale. Anche se qualcosa di più chiaro si saprà settimana prossima nel cordo di un nuovo faccia a faccia tra le parti. Mentre prosegue l’attività preparatoria alla riapertura del cantiere. Non più sigillato ma, giocoforza a ritmo ridotto. Almeno fino al 7 gennaio. Quando, invece, pur senza muovere terra si potranno affrontare lavorazioni più complesse. Su tutte la realizzazione del viadotto della Bevera.
Intanto le recenti novità legati alla ripresa dei lavori sul cantiere della ferrovia Mendrisio-Stabio-Arcisate-Varese-Malpensa saranno al centro di un incontro che si terrà domani tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, , e i rappresentanti del Canton Ticino. Che puntano a ricevere informazioni sui recenti sviluppi e sulla data della possibile della messa in esercizio della tratta. Il Cantone sarà rappresentato dal Consigliere di Stato , sostituto Direttore del Dipartimento del territorio, e dal Direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità .
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