La Pro Patria torna da Cuneo con un’altra sconfitta sul groppone – la numero 17, la terza consecutiva – e con l’amarezza di chi sa che non basta neanche dare tutto per portare a casa un risultato positivo. Perché poi ci scappa sempre l’errore fatale. È successo anche ieri, visto che i due gol del Cuneo erano evitabilissimi: il primo, al minuto 22 del primo tempo, arriva su rigore trasformato da Chinellato, penalty concesso per un tocco di braccio di D’Alessandro sugli sviluppi di un corner. Il raddoppio arriva al 21’ della ripresa, nel momento di massima pressione biancoblù, ma anche in questo caso sono i tigrotti a dover recitare il mea culpa per la grave disattenzione difensiva che permette a Chinellato (ancora lui) di superare La Gorga. Nella circostanza si sente parecchio anche l’assenza dell’acciaccato Michele Ferri, rimasto in panchina per tutta la gara.
Insomma, il solito mix di sfortuna e masochismo, e il diciassettesimo ko stagionale è servito. A nulla serve infatti il gol della bandiera firmato dal redivivo Montini: l’attaccante ciociaro (che non giocava dal 28 novembre) subentra a Ravasi al 12’ della ripresa, e 17 minuti dopo – con un preciso destro da fuori area – timbra il suo secondo sigillo stagionale, condito da esultanza polemica. Gol bello e inutile, perché nel finale, su un terreno ormai completamente innevato,
il Cuneo di Iacolino difende con le unghie una vittoria che mancava da tre mesi. Un risultato che davvero penalizza una Pro Patria capace per larghi tratti della ripresa di mettere alle corde i piemontesi. «Purtroppo ci capita di perdere pur non meritandolo – l’amara constatazione del tecnico dei tigrotti Alessio Pala – avremmo meritato di vincere anche contro l’AlbinoLeffe e il Lumezzane. Non so se il rigore che ci hanno fischiato contro ci fosse oppure no, e il secondo gol del Cuneo mi dicono fosse da annullare per fuorigioco, ma al di là di questo sono molto soddisfatto di quel che abbiamo fatto vedere nella ripresa».
Dopo un primo tempo scialbo su entrambi i fronti, nei secondi 45 minuti c’è in campo quasi solo la Pro Patria che – anche grazie all’ingresso di un vivace Marra per Coppola – sfiora il gol con lo stesso Marra di testa al 3’ (grande parata di Tunno), Pisani di testa sul corner successivo (palla fuori di un soffio), Taino al 5’ con un tiro al volo salvato sulla linea da Bonomo. Dopo il raddoppio di Chinellato e la rete di Montini, il finale è ancora biancoblù, ma il colpo di testa di Zaro al 40’ si spegne a lato. La classifica resta drammatica: si spera almeno che la sentenza d’appello del processo Dirty Soccer (in arrivo nei prossimi giorni) riduca il -7.
22’ pt rig. Chinellato (C), 21’ st Chinellato (C), 29’ st Montini (PP).
(4-4-2): Tunno; Franchino (16’ st Barale), Conrotto, Quitadamo, Bonomo; Corradi, Gatto, Cavalli, D’Iglio; Scapinello (30’ st Ruggiero), Chinellato (39’ st Cristofoli) (Cammarota, Gorzegno, Campana, Ottobre, Corsini) All. Iacolino
(3-5-2): La Gorga; Pisani, Zaro, Possenti; Douglas (26’ st Vettraino), D’Alessandro, Sampietro, Coppola (1’ st Marra), Taino; Santana, Ravasi (12’ st Montini) (Demalija, Ferri, S. Vernocchi, Guercilena, M. Vernocchi) All. Pala.
Arbitro: Paterna di Teramo (Dibenedetto e Fantino)
Note – Spettatori: 500 circa. Ammoniti: Gatto (C), Possenti, Montini (PP). Calci d’angolo: 3-7.