È una casa rustica quella dove vive la Pro Patria. Si è arrivati al tetto; ci sono i muri perimetrali, vanno però sistemati quelli portanti, ma manca tutto il resto per avere l’abitabilità e l’agibilità; ci devi però comunque entrare con tutti i rischi e i disagi che una casa simile porta in dote (si fa per dire). Sono concreti i pericoli: qualsiasi estraneo che entri potrebbe far danni. È una casa con dei lavori da portare avanti e completare nei prossimi giorni, precisamente lunedì entro le ore 23. Non fra un mese. I biancoblù per quell’ora devono essere a posto. Certo il loro non sarà un immobile di gran lusso, ma probabilmente di edilizia popolare, possibilmente decoroso per poter competere con le altre di pari categoria.
La Pro oggi si troverà di fronte una Torres che ha costruito con vivacità e qualità il suo edificio dopo la paura della retrocessione e il sospiro per il ripescaggio. Si presenta con il biglietto da visita di un attacco che ha segnato nove gol in due partite all’Aversa Normanna in Coppa Italia anche se le squadre di Novelli non hanno mai brillato per la fase difensiva. Comunque i sardi scendono sul terreno dello Speroni con i favori del pronostico.
Da par suo la Pro Patria oppone il suo orgoglio e il carattere dimostrati allo Speroni contro il Lumezzane in Coppa Italia, in attesa di competere anche sul piano della qualità tecnica. Su quello tattico mister Oliveira fa leva sulla compattezza della sua squadra, sul giocare corto per impedire ai sardi d’incunearsi nell’area di rigore. Ha in mente qualche variazione rispetto alla gara coi bresciani che potrebbe riguardare proprio il reparto difensivo con l’inserimento di Botturi, unico elemento della difesa tigrotta che non ha giocato nemmeno un minuto nelle due gare di coppa.
Fa il suo esordio in campionato una squadra che non ha la testa libera dai pensieri. Le incertezze societarie hanno accompagnato il cammino dei giocatori in queste settimane. Si spera che possano terminare nella mattina odierna con l’incontro fra Vavassori e la cordata brianzola-milanese interessata all’acquisto. Dovrebbe essere firmato il benedetto preliminare di compravendita con il versamento della seconda tranche della caparra oltre alla consegna della fidejussione da seicentomila euro, in subordine la delibera dell’istituto bancario che attesta la concessione della linea di credito.
Se tutto ciò dovesse andare in porto s’innesterebbe un percorso per la formalizzazione del passaggio di proprietà con l’atto notarile, ma soprattutto si darebbe un’accelerata al mercato tigrotto. Una notevole spinta proprio per portare a termine la casa tigrotta attesa, in dieci giorni, da confronti di spessore contro il quotatissimo Pavia sabato prossimo e il successivo mercoledì con l’Albinoleffe allo Speroni.
E se invece saltasse la firma? A quel punto il mercato ci sarebbe comunque con la gestione che tornerebbe nelle mani di patron Vavassori.
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