Mentre continua la presenza a strisce biancoblù al Busto Arsizio Film Festival, con una nutrita delegazione della squadra allo Spazio Festival in piazza San Giovani, non si placa la preparazione agli ordini di mister Bonazzi, ripresosi dall’influenza che lo aveva attanagliato nello scorso weekend e aveva portato in panchina il suo vice nel match con la Berretti del Como.
Tigrotti che hanno un trittico di partite nel mirino: Dro, Grumellese e Fanfulla. 3 gare in 8 giorni, ennesimo tour de force, che arriva dopo uno stop lungo 20 giorni, per la formazione bustocca che non può più permettersi passi falsi. Quali saranno i criteri di accesso ai playoff?
Non è dato saperlo, ecco perchè conviene non avere troppo distacco dalla seconda così da non rischiare di essere tagliati fuori perchè, magari, il divario è troppo ampio. Il primo problema che si presenta è quello della forza e la continuità del Dro tra le mura amiche: i trentini sono a quota 28 punti in classifica e hanno la necessità di metterne altri in fienile per non ritrovarsi invischiati nella zona troppo bassa della graduatoria quando le gare da giocare saranno poche, 25 di questi 28 punti sono stati raccolti in casa, solo 3 lontano dal proprio stadio. Se a questo dato uniamo il fatto che la Pro Patria non è propriamente un fulmine di guerra quando non gioca a Busto, abbiamo un quadro chiaro e non prettamente roseo della situazione.
Diverso il discorso nel match di mercoledì allo Speroni con la Grumellese, in una situazione normale i biancoblu sarebbero i naturali favoriti, ma di normale in questa stagione c’è ben poco e il fatto che la gara si giochi in infrasettimanale contribuisce a rendere più problematica la situazione. Il tecnico farà turnover? Quanto inciderà, nel bene e nel male, il match e il risultato della gara di 3 giorni prima in Trentino? Domande che avranno risposte solo dopo il triplice fischio.
In tutto questo il fatto che la domenica successiva si giochi, ancora una volta allo Speroni, contro il fanalino di coda Fanfulla, rende il percorso in discesa. Potremmo stare qui a raccontare che la squadra non deve prendere sotto gamba l’impegno, che i lodigiani hanno un blasone e una storia che non merita la retrocessione, che venderanno cara la pelle, al tempo stesso però non possiamo nasconderci dietro a un dito: la Pro Patria sarà nettamente favorita e ha dalla sua un enorme vantaggio dettato dal tasso tecnico dei suoi interpreti, pensare a un risultato diverso dal bottino pieno ci sembra quasi essere un’offesa nei confronti di Bonazzi e dei suoi ragazzi.
Molto dipenderà da come andranno le gare con Dro e Grumellese, assolutamente vero, ma la squadra all’ultima prima del riposo è sembrata essersi scrollata di dosso fantasmi e paure dettate da un momento difficile. Comincia una nuova era.