Reggio Calabria, 23 mar. (TMNews) – La Corte d’assise d’appello
di Reggio Calabria, presieduta da Bruno Muscolo, ha confermato le condanne di primo grado nei confronti di Alessandro e Giuseppe Marcianò condannati all’ergastolo quali mandanti dell’omicidio di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso il 16 ottobre del 2005 davanti al seggio dove si svolgevano le primarie dell’Unione. Ergastolo anche a Salvatore Ritorto e Domenico Audino ritenuti gli esecutori materiali del delitto.
Nello stesso procedimento che vedeva indagati gli esecutori e i mandanti del delitto Fortugno era indagato anche Vincenzo Cordì, presunto boss di Locri, condannato in primo grado a 12 anni e assolto questa sera dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria che ne ha disposto anche l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa. Assolto anche Carmelo Desì, condannato in primo grado a 4 anni e che oggi ha visto riconosciute la sua linea difensiva. Pena ridotta, invece, ad Antonio Desì, in primo grado la Corte d’assise di Locri lo aveva condannato a 8 anni, oggi invece si è visto diminuire la pena a 5 anni e 8 mesi.
La Corte d’assise d’appello ha anche indicato in 90 giorni il termine per le motivazioni della sentenza, disponendo la sospensione dei termini di custodia cautelare nei confronti degli imputati detenuti.
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