Processo Meredith, Sollecito: io vittima di un errore giudiziario


Perugia, 6 feb. (Apcom)
– Raffaele Sollecito si proclama
innocente davanti alla Corte d’Assise, dopo che questa aveva
acquisito il memoriale di Amanda Knox nel quale la ragazza mette
in risalto i suoi pensieri, le sue confusioni mentali e persino i
sospetti su Raffaele Sollecito, come killer individuale di
Meredith Kercher.

Queste le parole di Sollecito ribadite in una dichiarazione
spontanea. “Presidente e signori della Corte – afferma il giovane
ragazzo pugliese – mi chiamo Raffaele Sollecito. Mi viene
difficile definire la situazione in cui mi trovo, mi sembra tutto
irreale anche perchè sono totalmente estraneo a questa vicenda.
Io con questa situazione non c’entro, non sono una persona
violenta e non mi è mai neanche venuto in mente di fare del male
a qualcuno. Chi mi conosce sa che non farei male neanche a una
mosca”.

Raffaele poi afferma di non aver neanche una conoscenza piena
della vittima: “Il rapporto con Amanda era agli inizi, non c’era
una conoscenza tale da far pensare chissà cosa con il mondo della
casa dove viveva Amanda. E ribadisco di non conoscere Rudy Guede”.

Sollecito chiude la sua dichiarazione spontanea appellandosi ai
giudici “sulle illazioni che sono state dette contro di lui”.

Bnc

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