Profughi, Maroni sta con i sindaci «Minacce, ma noi li difenderemo»

Il Governatore lombardo alza la voce dopo le denunce ai dieci sindaci bresciani: «Una condanna sarebbe un attentato alla democrazia. La Regione si schiererà»

«Io sto con i #sindaci che difendono la loro #comunità #padroniacasanostra #giulemani». Ieri il Governatore della Lombardia , con un tweet, ha dichiarato di essere vicino ai dieci sindaci di Brescia sui quali penderebbe una denuncia per aver detto no all’accoglienza dei profughi. Le ipotesi di reato andrebbero dal falso ideologico, alle minacce aggravate, oltre all’omissione d’atti d’ufficio e all’abuso di ufficio. I sindaci di Varese sono con lui.(sindaco di Morazzone) ha già detto «denunciateci tutti». (sindaco di Sesto Calende) è disposto ad andare in carcere, anzi vorrebbe essere il primo sindaco a essere rinchiuso per aver detto “no” ai profughi.