Roma, 31 gen. (Apcom) – Le ragazze potrebbe essere fatte di
zucchero e cannella, come dice una famosa canzone napoletana, ma
le loro ascelle odorano di cipolla e così le ascelle dei
ragazzi, che pur non essendo dei lumaconi, sanno di formaggio.
E’ il risultato di una ricerca svizzera ,ripresa da New
Scientist e pubblicata su Chemical Senses, condotta da Christian
Starkenmann della società Firmenich. Una società che fa ricerche
su aromi e profumi per industrie alimentari e cosmetiche e che ha
analizzato campioni di sudore di ascella di 24 maschi e di 25
femmine dopo che questi avevano trascorso un po’ di tempo in una
sauna o dopo aver pedalato per 15 minuti.
I ricercatori non solo hanno trovato marcate differenza tra il
sudore degli uomini e quello delle donne, che oltre a sapere di
cipolla, qualche volta sanno di pompelmo, ma hanno anche scoperto
che il sudore prodotto dall’ascella femminile contiene alti
livelli di composti precursori dello zolfo inodori: 5 milligrammi
per millilitro per le donne contro 0.5 milligrammi per gli
uomini. Questi composti sono stati mischiati in laboratorio con
batteri che si trovano comunemente nell’ascella ed hanno visto
che i batteri hanno convertito questi precursori in tioalcol,
un composto organico il cui odore è simile a quello della
cipolla.
“Più composti contenenti zolfo abbiamo aggiunto, più intenso
diventava il cattivo odore” ha detto Starkenmann che ha anche
osservato che gli uomini, da parte loro, hanno livelli
relativamente alti di un acido grasso inodore che si trasforma in
una terribile puzza di formaggio, quando viene mischiato con lo
stesso tipo di batteri. Ma nel complesso, facendo un bilancio, ad
emanare più cattivo odore, quello tipico dell’ascella sudata, è
la donna. I ricercatori ora sperano di sviluppare nuovi
ingredienti per realizzare deodoranti capaci di neutralizzare sia
l’odore di cipolla che quello di formaggio “Dovremmo mettere a
punto un inibitore che neutralizza i precursori dello zolfo o
bloccare gli enzimi che li convertono”, dicono.
Ma i colleghi di Starkenmann sono scettici sul fatto di
considerare il sesso come fattore discriminante riguardo agli
odori e sottolineano che il campione di volontari analizzato
era svizzero e quindi non applicabile ad altre popolazioni che
seguono diete diverse, si lavano con saponi diversi e sono
geneticamente diverse.
Red/Kat
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