Gli ospedali non vanno mai in vacanza. D’estate si svuotano le città, ma non il pronto soccorso. Quello di Varese, infatti, ha registrato un picco di accessi proprio nel lungo weekend appena trascorso. Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Circolo medici e infermieri hanno lavorato senza sosta nei giorni scorsi per garantire l’attività di soccorso immediato e ridurre i tempi di attesa anche per coloro che sono in attesa che gli venga assegnato un posto letto in reparto.
«Abbiamo avuto tantissimi accessi – spiegano dal Ps del presidio varesino -, intorno ai 200 giornalieri con picchi nelle ore serali. L’impressione è che la gente non sia andata in ferie o, se lo ha fatto, ha scelto periodi differenti da quello a cavallo di Ferragosto». La presa in carico di tutti i pazienti che si sono rivolti al Triage del Circolo è stata possibile grazie al personale medico ed infermieristico particolarmente esperto nelle emergenze e nelle urgenze.
«Nei giorni scorsi – continuano dall’unità di Emergenza-Urgenza del Circolo -, sono state tantissime le persone che si sono rivolte a noi per fratture venute di propria iniziativa o trasferite da altri ospedali. Alcuni pazienti si sono addirittura messi in macchina dalla località scelta per la vacanza e sono rientrati perché si erano fatti male e hanno preferito farsi controllare da noi. Non sempre, però, abbiamo la possibilità di operarli nell’immediato».
Tra chi ha riportato fratture durante la ferie estive e ha deciso di non rivolgersi ai Pronto Soccorsi della località turistica dove stavano alloggiando, due pazienti in particolare. «Uno è arrivato da Cortina d’Ampezzo con una caviglia rotta e l’altro paziente, sempre con una frattura a un arto, è venuto da noi per il trattamento dopo essersi fatto male a Massa Carrara. Il reparto di ortopedia in questi giorni è saturo».
Oltre alla gestione di traumi e fratture, medici e infermieri del Pronto Soccorso sono impegnati nella cura degli anziani pluripatologici. «Ne stiamo gestendo tanti – continuano dal Ps – L’impressione è che in questi giorni i grandi anziani che hanno necessitato di qualche giorno di ricovero e che, quindi, sono passati da noi siano stati di più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».
A questo si aggiunge chi, preso dall’euforia dei festeggiamenti, esagera con l’alcol. Il termine tecnico è intossicazione etilica. Si tratta di persone non più giovanissime, con un’età compresa tra i 25 e 40 anni. Tra di loro non mancano le “quote rosa”. «A cavallo del weekend di Ferragosto ne abbiamo avuti dai 3 ai 5 a notte: alcuni di loro sono rimasti anche per diverse ore in osservazione». Tutti gli intossicati si sono fortunatamente ripresi e sono stati dimessi.
Secondo i medici «tutte le situazioni si sono risolte in modo positivo. Non ci sono stati casi di particolare gravità. Anzi, in questo fine settimana si è trattato solo di abuso alcolico: normalmente, oltre all’intossicazione etilica, queste persone sono anche sotto l’effetto di qualche pasticca».
Gli adulti sbronzi sono «una costante» al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo, tanto che per i medici la loro presenza non è più una novità. Soprattutto durante le festività e i fine settimana. «Ci sono anche weekend dove al pronto soccorso arrivano 5-6 pazienti che hanno abusato con l’alcol e, alcuni di loro, sono di difficile gestione perché aggressivi a causa delle alterazioni comportamentali che l’abuso di alcol può provocare».